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Farmaci: analisti, mercato anti-emicrania crescera' poco entro 2023

13 marzo 2014 | 11.50
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Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Il mercato globale dei farmaci per il trattamento dell'emicrania subirà solo un modesto aumento nei prossimi anni, passando da un valore di 2,5 miliardi di dollari nel 2012 a 3,7 miliardi entro il 2023, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 3,6 %, secondo un nuovo rapporto della società di consulenza GlobalData. In uno studio ad hoc, si ricorda che dei 7 principali mercati del mondo (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Giappone), gli Usa hanno dominato il mercato nel 2012 con una quota globale del 77% e manterranno la posizione di leader anche fino al 2023, con una quota dell'84%.

GlobalData attribuisce l'espansione del mercato, seppur limitata, all'introduzione di nuove classi di medicinali per l'emicrania, mirati ai pazienti che finora avevano poche opzioni terapeutiche. Tra i farmaci che saranno lanciati durante il periodo di previsione ci sono Zecuity di Teva e NuPathe, Levadex di Allergan, Avp-825 di OptiNose e Sud-001 di Suda. Secondo Alvina To, analista di GlobalData, "Zecuity, il primo e unico sistema transdermico iontoforetico per l'emicrania, diventerà popolare tra i pazienti che richiedono o preferiscono un percorso alternativo di somministrazione rispetto alle formulazioni esistenti di trattamento per le fase acute. Ci aspettiamo che la terapia raggiungerà un fatturato di circa 180,5 milioni di dollari entro il 2023".

Oltre all'arrivo in commercio di nuovo prodotti, l'esperta prevede che il segmento per la prevenzione dell'emicrania non avrà altre novità, ma il Botox di Allergan, l'unico trattamento preventivo attualmente disponibile per l'emicrania cronica, si prevede continuerà a guidare la crescita del mercato e a restare fra i protagonisti in termini di vendite durante il periodo di previsione.

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