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Fumo: sempre piu' sigarette nei film, cattivo esempio delle star in un libro

22 febbraio 2014 | 13.36
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Roma, 22 feb (Adnkronos Salute) - Ieri Humphrey Bogart e Lauren Bacall, oggi Ryan Gosling e Scarlett Johansson. Con poche eccezioni, e rinnovando un antico patto tra l’industria del tabacco e quella cinematografica, fumano tutte le principali star del cinema mondiale. Si vedono scene di fumo nella maggior parte dei film realizzati negli ultimi anni, dalle grandi produzioni hollywoodiane alle pellicole girate in Francia, Gran Bretagna e Italia.

Il risultato è quello di trasmettere al pubblico, in particolare a quello più vulnerabile degli adolescenti, un messaggio fuorviante: la sigaretta favorisce le relazioni sociali, fornisce un senso di benessere e relax e rende più attraente il look di chi fuma. E' la denuncia contenuta in "Cenere di Stelle. Cinema, fumo e adolescenti", un saggio scritto a quattro mani da Edoardo Altomare e Domenico Galetta, oncologi baresi e grandi appassionati di cinema, che sarà presentato a Bari il 24 febbraio.

"In Italia i fumatori sono circa 11 milioni, e di questi quasi 5 milioni sono donne. Il tabacco e il fumo di tabacco sono i più importanti agenti cancerogeni, tanto che ogni anno nel nostro Paese sono riconducibili a malattie legate al tabagismo almeno 80mila morti – ricorda Edoardo Altomare - l’Oms considera il fumo di tabacco come la prima causa di morte facilmente evitabile. Le dimensioni di questo problema di sanità pubblica impongono, in Italia così come nel resto del mondo, l’adozione di adeguate contromisure". (segue)

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