Milano, 12 mag. (Adnkronos Salute) - Nuovi dati presentati a Philadelphia al meeting annuale dell'American Academy of Neurology sostengono l'efficacia del dimetilfumarato in un ampio spettro di pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (Smrr), confermando il profilo favorevole di sicurezza e tollerabilità del farmaco nell'uso clinico reale. Secondo una nuova analisi post-hoc degli studi di fase III 'Define' e 'Confirm' - riferisce Biogen Idec in una nota - il dimetilfumarato può risultare efficace nei pazienti affetti da Smrr con elevata attività di malattia. Inoltre, nuovi dati emersi dallo studio di fase IV 'Manage' indicano che gli eventi gastrointestinali manifestati dai pazienti nella pratica clinica sono stati per la maggior parte di entità lieve e moderata e generalmente gestibili. Tali eventi hanno mostrato una significativa riduzione in termini di prevalenza entro i primi due mesi di trattamento.
"Questi nuovi dati confermano ulteriormente i vantaggi che la elevata efficacia del dimetilfumarato può apportare a un ampio spettro di pazienti affetti dalle forme recidivanti di sclerosi multipla - afferma Alfred Sandrock, Senior Vice President e Chief Medical Officer di Biogen Idec - Inoltre, acquisendo un'esperienza sempre maggiore nell'uso della terapia in un contesto reale, è incoraggiante vedere che il profilo di tollerabilità del farmaco rimane gestibile e che i sintomi gastrointestinali sono prevalentemente transitori". Per Michael Hutchinson, neurologo del St. Vincent's University Hospital e Newman Clinical Research Professor allo University College di Dublino, Irlanda, "il fatto che il dimetilfumarato abbia dimostrato la propria efficacia in diverse popolazioni di pazienti, comprese quelle con una maggiore attività di malattia, è rassicurante. Questi risultati costanti avvalorano l'importanza del dimetilfumarato in qualità di potente terapia nel paradigma di trattamento della sclerosi multipla".
