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Sanità: l'allarme, preoccupa super-tifo resistente agli antibiotici

11 maggio 2015 | 19.43
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La forma difficile da trattare si sta diffondendo in Africa e Asia. E secondo i ricercatori rappresenta un grave minaccia per la salute globale

Sanità: l'allarme, preoccupa super-tifo resistente agli antibiotici

Un super-tifo resistente agli antibiotici si sta diffondendo in Africa e Asia. E secondo i ricercatori rappresenta un grave minaccia per la salute globale. Se i patogeni resistenti ai farmaci si moltiplicano nel mondo, i ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute accendono i riflettori sulla febbre tifoide: dicono ormai che la forma più difficile da trattare sta sostituendo il tifo 'normale' in molti Paesi. Il team di un consorzio di 74 gruppi ha analizzato campioni batterici di S. Typhi da 63 Paesi: 21 erano resistenti ai trattamenti antibiotici standard.

Il monito arriva dalle pagine di 'Nature Genetics'. Sempre più spesso i medici ora hanno bisogno di utilizzare altri antibiotici, più costosi e meno disponibili, per curare la febbre tifoide - una malattia che uccide circa 200.000 persone ogni anno. La febbre tifoide, ricorda Vanessa Wong primo autore della ricerca, colpisce circa 30 milioni di persone l'anno e una sorveglianza globale è fondamentale per contrastare la minaccia di tifo multiresistente in molti Paesi in via di sviluppo.

Ad allarmare gli scienziati, il fatto che ormai in molte parti dell'Asia e dell'Africa, dove il tifo è endemico, il ceppo multiresistente chiamato H58 ha sostituito quelli che circolavano da secoli. Esistono vaccini contro il tifo, ma non sono disponibili in tutte le parti del mondo, né garantiscono una protezione del 100%. Un portavoce per l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato alla Bbc online: "Limitare l'uso inappropriato di antibiotici è parte della soluzione, ma devono anche essere migliorati i sistemi di sorveglianza per identificare i batteri resistenti agli antibiotici, per rafforzare le misure di prevenzione e di controllo".

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