"Le stime di Epac ci dicono che possiamo nei prossimi 5 anni eradicare la malattia dal nostro Paese e questa è una sfida entusiasmante per il Sistema sanitario nazionale è per il Parlamento, che ha sostenuto fin da subito l'idea di un fondo per i farmaci innovativi". Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commentando i dati resi noti oggi sui pazienti italiani eleggibili a un trattamento con le nuove cure per l'epatite C, circa 180 mila, un numero che secondo gli studi consentirebbe l'erogazione sostenibile dei seppur costosi medicinali.
"E' stato travagliato - ricorda Pierluigi Russo, coordinatore Area Strategia e politiche del farmaco dell'Agenzia italiana del farmaco - il finanziamento del fondo per i farmaci innovativi, e saranno da comprendere i contorni di quello per il futuro. Il Governo ha assunto un'iniziativa senza precedenti con l'istituzione di questo fondo. Ma i farmaci che modificano l'andamento di una malattia poi modificano" in positivo "anche le spese sanitarie necessarie per curarla. Per l'epatite C l'Aifa è riuscita a ottenere il miglior prezzo per i nuovi farmaci fra i Paesi sviluppati e faremo di tutto per rendere la gestione di questi pazienti non gravosa in primis per i pazienti stessi e stiamo valutando possibilità di ampliamento del numero di coloro che rientrano nei criteri della rimborsabilita'".
"Il fondo per i farmaci innovativi deve essere rinforzato - dice Ivan Gardini, presidente Epac - e se ci sono i soldi, Aifa rimuova i criteri di accesso alle cure anti-epatite C. Con qualche centinaio di milioni di euro per i prossimi 4 anni riusciremo a curare tante persone. Vanno rimosse le barriere, chiaramente programmando, perché programmare è meglio che vietare".