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Viagra rosa non convince, (mezza) bocciatura dagli esperti

01 marzo 2016 | 17.55
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Mezzo rapporto sessuale soddisfacente al mese in più. Questo, in media, il vantaggio ottenuto da una paziente grazie al nuovo farmaco alleato del desiderio femminile, ribattezzato 'Viagra rosa' e approvato dalla Food and Drug Administration americana nel giugno scorso, non senza polemiche. E' quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su 'Jama Internal Medicine', che rimbalza sul 'New York Times' e suona come una (mezza) bocciatura per il flibanserin, primo medicinale per il calo del desiderio femminile autorizzato negli States.

Nello studio i ricercatori hanno scoperto che i benefici appaiono leggermente più modesti rispetto a quelli presentati alla Fda durante il processo di approvazione. Il team ha esaminato otto studi su circa 5.900 donne, concludendo che chi ha preso il farmaco ha beneficiato, appunto, di mezzo rapporto sessuale soddisfacente in più al mese. Anche se "lo studio non definisce cosa sia 'la metà' di un incontro sessuale soddisfacente", notano dal quotidiano americano. Un risultato "non molto diverso da quello dei tre studi clinici presentati alla Fda come supporto per l'approvazione del farmaco", si legge sul NYT. Inoltre lo studio conferma che il medicinale aumenta il rischio di sonnolenza, vertigini, stanchezza e nausea.

Una tesi a favore di quanti si sono opposti, nei mesi scorsi, al via libera al farmaco. "Un mezzo incontro soddisfacente in più al mese è significativo?", si chiede Adriane Fugh-Berman, direttore di PharmedOut, un progetto della Georgetown University che indaga sull'influenza delle compagnie farmaceutiche sulla medicina. "Perso che solo le donne possano rispondere, ma forse l'hanno già fatto, con la loro mancanza di entusiasmo" nel chiedere ai medici "le prescrizioni" per questo farmaco. Il 'Viagra rosa', infatti, a differenza della celebre pillola blu non sta vendendo bene. A inizio gennaio il dato era di 240-290 prescrizioni a settimana, secondo i dati citati dal NYT.

In una nota Tage Ramakrishna, Cmo di Valeant - che ora possiede il farmaco - afferma che la nuova analisi ha confermato i risultati delle sperimentazioni cliniche e "ha fornito poco contesto aggiuntivo". Inoltre il modo in cui è stata prodotta l'analisi, combinando dati di diversi studi, comporta un "peso statistico inferiore" rispetto agli studi randomizzati. E per qualcuno il medicinale funziona: la ginecologa Lauren Streicher, del Northwestern Memorial Hospital di Chicago, spiega che un certo numero delle sue pazienti ha preso il farmaco e ha riferito un aumento significativo della libido. Nessuna, poi, avrebbe interrotto l'assunzione a causa di effetti collaterali.

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