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Operazione Ema, la squadra italiana punta su qualità della vita a Milano

18 maggio 2017 | 19.17
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Milano - FOTOGRAMMA
Milano - FOTOGRAMMA

I funzionari dell'Agenzia europea del farmaco Ema in visita a Milano "hanno anche visto una città trasformata e organizzata. Ieri, ad esempio, a cena sulla terrazza della Triennale hanno potuto vedere il nuovo skyline di Milano e, insomma, è impressionante per chi non l'ha mai visto. Possiamo essere ottimisti, ma è veramente difficile, è ancora presto". A regalare sprazzi della 2 giorni milanese con la delegazione dell'Ema è il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

La squadra italiana impegnata nel sostenere la candidatura del capoluogo lombardo a nuova sede dell'ente regolatorio europeo nell'era post-Brexit punta su un'offerta completa. Nel pacchetto sono stati evidenziati aspetti che vanno oltre la sola sede fisica dell'Agenzia. In linea, per esempio, con le esigenze espresse dall'Ema per il suo staff: alloggi sufficienti, accesso alle scuole internazionali/europee e opportunità di lavoro per i coniugi/partner sono fra i punti ritenuti più importanti.

E a questo proposito Sala spiega che è stato presentato anche il contesto di Milano. "In ogni aspetto, compreso il sostegno ai coniugi dei funzionari e alle famiglie che dovranno spostarsi da Londra. Vogliamo avere la coscienza a posto, faremo al meglio. Speriamo apprezzino il fatto che nella nostra proposta prevale il pragmatismo: qui si guarda al benessere dei cittadini e del territorio".

Un punto evidenziato anche da Enzo Moavero, consigliere del premier Paolo Gentiloni per l'operazione Ema: "Noi abbiamo chiarito che intendiamo prenderci cura anche della logistica dei funzionari dell'Agenzia e della situazione individuale degli oltre 900 dipendenti, delle circa 600 famiglie con figli" che ci sono fra loro.

"Nella presentazione abbiamo curato il tema dei trasporti e dell'offerta scolastica che c'è e che potenzialmente ci può essere. Un aspetto favorevole per Milano è che esiste una scuola europea a Varese, attiva da fine anni '50", ha continuato Moavero citando i 400-500 ragazzi in età scolare che seguiranno i genitori a Milano nel caso venisse scelta come futura sede dell'Ema. "Avrebbero la possibilità di studiare in lingua madre. Oggi era presente anche il direttore della scuola europea per spiegare la qualità dell'offerta".

Altro capitolo evidenziato è l'indotto che l'Agenzia si porterebbe dietro. "Interloquiscono con l'Ema dalle 500 alle 600 persone e più al giorno per le attività istituzionali dell'ente", osservano Moavero e Sala. "Sull'ospitalità alberghiera - ha aggiunto il primo cittadino - Milano può dare una risposta eccellente. Qui si vive bene, è una realtà organizzata. Speriamo si consideri anche l'esperienza di Expo e la capacità che abbiamo avuto di metterci insieme".

Nell'indotto c'è da considerare anche, evidenzia Moavero, la possibilità che "le aziende farmaceutiche potenzino o creino uffici qui. A Londra, ci è stato raccontato che con la presenza di Ema sono nate tante start-up. Pensiamo anche ai laboratori e ai centri di ricerca. I funzionari ci hanno poi parlato di 30-40 mila notti in albergo per capire l'entità dell'ospitalità che va garantita".

Avere l'Ema in Italia vorrebbe dire "più voli - aggiunge - e in generale un impatto su tutta l'economia. In un momento in cui servono investimenti, attrarne dall'esterno è fondamentale. Dobbiamo spiegare che siamo appetibili su tutti i fronti, dai trasporti all'accoglienza e all'istruzione".

Aver offerto Palazzo Pirelli, ha evidenziato Sala, "di certo aumenta le possibilità" di vittoria. Mensa, asilo nido, sale riunioni con spazi per i traduttori, ingressi separati per chi propone i farmaci e chi li certifica, e qualunque altra richiesta incontrerebbero "la flessibilità di questo edificio, c'è la possibilità di adattare la sede alle esigenze" dell'ente. I funzionari dell'Ema, ha concluso Sala, "non si sono sbilanciati, ma ho letto una buona soddisfazione. Il prossimo passo è entrare nella short list. E' sbagliato fare previsioni, il lavoro fatto finora è positivo e va messo a punto quanto detto. E' chiaro che bisogna vincere. Da domani continuiamo a lavorare".

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