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Nuovi dati su anti-Sma in neonati: 88% è stato in grado di camminare

09 ottobre 2018 | 12.34
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Nuovi dati su nusinersen, il primo farmaco approvato per il trattamento dell'atrofia muscolare spinale (Sma), sono stati presentati oggi da Biogen al 23esimo Congresso annuale della World Muscle Society (Wms) a Mendoza, in Argentina. Protagonisti i 25 neonati arruolati nello studio Nurture e trattati in fase presintomatica. I risultati ad interim dello studio open-label e a braccio singolo, attualmente in corso per valutare efficacia e sicurezza di nusinersen in questa fascia di piccoli pazienti, mostrano che a maggio 2018 tutti i partecipanti al trial erano vivi e nessuno richiedeva tracheostomia o ventilazione permanente, in contrasto con la storia naturale della malattia. Inoltre, 22 dei 25 bambini (88%) sono stati in grado di camminare assistiti o autonomamente, in linea con gli standard definiti dell'Organizzazione mondiale della sanità e tutti e 25 sono stati in grado di sedersi senza aiuto.

"I risultati dello studio Nurture dimostrano che la diagnosi precoce e il trattamento con nusinersen possono potenzialmente modificare in modo drastico il decorso della Sma", ha dichiarato Wildon Farwell, senior Medical Director per lo sviluppo clinico presso Biogen. "Si tratta del più lungo periodo di tempo in cui sono stati raccolti dati sui neonati affetti da Sma sottoposti a trattamento in fase presintomatica". Tutti i partecipanti allo studio avevano 14 mesi o più di età al momento dell'analisi. "I risultati - ha proseguito Farwell - indicano che i bambini trattati precocemente con nusinersen possono conquistare traguardi motori che verosimilmente non potrebbero raggiungere senza il trattamento".

L'analisi ad interim ha valutato i tassi di sopravvivenza e d'intervento respiratorio nei neonati a cui è stata diagnosticata geneticamente la Sma e che hanno iniziato il trattamento nello stadio presintomatico della malattia. Le capacità motorie dei partecipanti allo studio sono state valutate anche utilizzando il test Chop Intend (Children's Hospital of Philadelphia Infant Test of Neuromuscular Disorders), una scala che comprende 16 diversi tipi di movimento, con un punteggio complessivo compreso tra zero e 64. I punteggi medi di Chop Intend sono risultati 62,6 per i partecipanti allo studio con tre copie del gene Smn2 e 61,0 per quelli con due copie del gene.

I piccoli coinvolti nello studio erano appunto neonati con due copie del gene Smn2 (15), che potrebbero sviluppare potenzialmente una Sma di tipo 1 a esordio infantile e fatale, e neonati con tre copie del gene (10), che potrebbero potenzialmente sviluppare una Sma di tipo 2 o 3 (con queste forme i pazienti possono non essere mai in grado di camminare o perdere tale capacità col tempo). Secondo gli ultimi dati presentati, non sono stati individuati nuovi segnali sulla sicurezza.

Ulteriori ricerche presentate alla World Muscle Society hanno confrontato i livelli di catena pesante di neurofilamento fosforilato (pNF-H) nel plasma in più di 300 pazienti appartenenti agli studi clinici di nusinersen, compresi i partecipanti al Nurture, con un gruppo di soggetti non affetti da Sma. I dati hanno dimostrato che il trattamento con nusinersen è associato a un rapido declino seguito da una stabilizzazione dei livelli pNF-H nel plasma, che li rende simili a quelli dei controlli sani. I risultati rientrano nel lavoro che si sta svolgendo per identificare e convalidare i biomarcatori che potrebbero fornire informazioni sulla progressione della Sma.

"Continuiamo a sviluppare strumenti per progredire nella nostra ricerca clinica e siamo incoraggiati dal potenziale del neurofilamento come biomarcatore per la Sma - ha spiegato Farwell - da come potrebbe ampliare ulteriormente la comprensione scientifica di questa malattia rara e, cosa ancora più importante, dal suo potenziale impatto su coloro che convivono con la Sma". Nusinersen ha ottenuto l'approvazione, tra gli altri Paesi, negli Stati Uniti, nell'Unione Europea, in Giappone e in Brasile. Biogen ha presentato richieste di autorizzazione anche in altre nazioni e sta pianificando di avviare la stessa procedura in altri Paesi. Al 30 giugno 2018, più di 5 mila pazienti Sma erano in trattamento con nusinersen in tutto il mondo, considerando i pazienti in osservazione nel post-marketing, i pazienti dell'Eap (Expanded Access Program) e i partecipanti alla sperimentazione clinica.

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