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Farmacie, al via in Veneto progetto per far risparmiare i cittadini

30 novembre 2018 | 18.40
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Prenderà il via domani, ufficialmente, il coinvolgimento delle farmacie venete per migliorare l’aderenza alla terapia del paziente cronico. Un percorso che coinvolgerà i circa 4300 farmacisti che lavorano nelle farmacie venete e saranno coinvolti nella gestione dei pazienti cronici con diabete e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva). "Con questo progetto della Regione fortemente voluto dai farmacisti del Veneto stiamo scrivendo una pagina importante del sistema sanitario non solo regionale, ma nazionale. Con il coinvolgimento delle farmacie nella presa in carico del paziente cronico possiamo migliorare l’aderenza alla cura e portare risparmi al bilancio dello Stato e ai cittadini della nostra regione. Il risparmio per i veneti è di circa 400 milioni di euro", afferma il presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi.

"Se questo progetto fosse applicato a livello nazionale potrebbe portare ad uno sgravio di oltre 4 miliardi di euro per le casse dello Stato. Non è solo una questione di freddi numeri, ma con questo progetto possiamo aiutare potenzialmente circa 60.000 pazienti migliorando in modo concreto la loro qualità della vita ed incidere sull’aspettativa di vita", ribadisce. Il risparmio per il sistema sanitario deriva dal fatto che "si eviterà il peggioramento della malattia e anche eventuali patologie connesse e, quindi, conseguenti ospedalizzazioni, che rappresentano un costo per il sistema sanitario che poi pesa sui contribuenti".

"La Regione ha dimostrato una grande lungimiranza nell’attivare questo percorso di collaborazione con le farmacie". In Veneto le farmacie sono presenti anche nei Comuni più piccoli "e in territori da cui è difficile raggiungere il primo presidio ospedaliero. Con questo progetto daremo risposta ai pazienti che si trovano in queste zone e che più di altri hanno manifestato il bisogno di avere un presidio di prossimità".

"Il Veneto - continua - si conferma apripista e un punto di riferimento per la costruzione di modelli innovativi in grado di rendere più sostenibile anche dal punto di vista economico il sistema sanitario nazionale. Questo rappresenta per le farmacie un punto di partenza e non un punto di arrivo perché insieme alla Regione miglioreremo via via il progetto e non escludiamo che in futuro saranno incluse altre malattie croniche come, per esempio, l’asma".

Nel pieno rispetto della privacy, ricorda Federfarma Veneto, il sistema sanitario regionale che gestisce la ricetta elettronica segnalerà alle farmacie i pazienti non aderenti alla cura che verranno contattati direttamente e daranno la loro eventuale disponibilità ad accettare il servizio di aiuto. Il coinvolgimento delle farmacie è stato anticipato da un dettagliato il piano formativo per gli operatori che è stato validato dagli uffici regionali.

"Con il percorso avviato - conclude il presidente di Federfarma Veneto - si va sempre più a delineare un modello Veneto innovativo e all’avanguardia che vede le farmacie presenti nella nostra Regione diventare un punto di riferimento ed un attore strategico nella rete di cura per i cittadini e per le comunità. Questa rivoluzione voluta dalla Regione in sinergia con Federfarma è un modello che articola i suoi benefici sotto molteplici punti di vista economico, sanitario e anche sociale perché impattiamo positivamente sulla qualità della vita dei pazienti".

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