cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 13:46
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Covid, vaccini in fase di sviluppo non influenzati da mutazione virus

08 ottobre 2020 | 14.02
LETTURA: 2 minuti

Emerge da un nuovo studio dell'Università di York e dell'Agenzia scientifica nazionale australiana

Afp
Afp

L'efficacia dei vaccini attualmente in fase di sviluppo contro Covid-19 non dovrebbe essere influenzata dalle recenti mutazioni del virus Sars-CoV-2. E' quanto emerge da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Università di York e dell'Agenzia scientifica nazionale australiana e pubblicato su 'npj Vaccines'. La maggior parte dei vaccini in fase di sviluppo in tutto il mondo sono stati modellati infatti sul "ceppo D" originale del virus, che era più comune tra le sequenze pubblicate all'inizio della pandemia. Da allora però il virus si è evoluto nel "ceppo G", divenuto dominante a livello globale: adesso rappresenta circa l'85% dei genomi Sars-CoV-2 pubblicati.

Si temeva dunque che il ceppo G, all'interno della principale proteina di superficie del virus, avrebbe avuto un impatto negativo sui vaccini in fase di sviluppo. Ma la ricerca condotta dall'Agenzia scientifica nazionale australiana - il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) - non ha trovato prove di un impatto negativo del 'nuovo' ceppo dominante sull'efficacia dei vaccini sperimentali. Lo studio ha testato campioni di sangue di furetti a cui era stato somministrato un vaccino contro ceppi di virus che possedevano o non presentavano questa mutazione, nota come "D614G", e che secondo i ricercatori avrebbe reso il virus più contagioso. Così il team ha scoperto che la mutazione non inficerebbe l'efficacia dei vaccini.

"Questa - commenta Seshadri Vasan dell'Università di York, a capo del Dangerous Pathogens Team del Csiro - è una buona notizia per le centinaia di vaccini in via di sviluppo in tutto il mondo, la maggior parte dei quali prende di mira la proteina Spike, che si lega ai recettori Ace2 nei nostri polmoni e nelle vie aeree, punto di ingresso per infettare le cellule".

"Nonostante questa mutazione D614G , abbiamo confermato attraverso esperimenti e modelli che i vaccini allo studio sono ancora efficaci. Abbiamo anche scoperto che è improbabile che il ceppo G richieda frequenti 'abbinamenti vaccinali' in cui nuovi vaccini debbano essere sviluppati stagionalmente per combattere i ceppi virali in circolazione, come nel caso dell'influenza", aggiunge l'esperto.

L'amministratore delegato della Csiro, Larry Marshall, ha sottolineato che la ricerca è stata di fondamentale importanza nella corsa allo sviluppo di un vaccino. "Questo porta il mondo un passo più vicino a un vaccino sicuro ed efficace per proteggere le persone e salvare vite umane. Una ricerca come questa, rapida, è possibile solo attraverso la collaborazione con partner in Australia e nel mondo".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza