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Farmaci: antidiabetico alleato anti-fratture, migliora salute ossa in topi

24 marzo 2014 | 10.06
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Milano, 24 mar. (Adnkronos Salute) - Un farmaco per il diabete di tipo 2 potrebbe rivelarsi un alleato inedito contro le fratture ossee a cui le persone affette dalla 'malattia del sangue dolce' vanno spesso incontro. L'altra faccia del medicinale è al centro di una ricerca britannica che ha dimostrato come il farmaco sia in grado di aumentare la massa ossea nei topi con osteoporosi. Lo studio è stato presentato oggi alla 'Society for Endocrinology's annual BES conference'. La scoperta potrebbe aiutare a ridurre il gran numero di diabetici che si sottopongono a un intervento chirurgico per il trattamento di fratture ossee.

I pazienti affetti dal 'tipo 2' hanno maggiori probabilità di andare incontro a questi episodi, scontano tempi di recupero più lunghi e spesso si trovano a fronteggiare altre complicazioni scheletriche. Nel solo Regno Unito, spiegano gli esperti, 40 mila pazienti con diabete sono finiti sotto i ferri per via di fratture e delle loro complicanze. Al momento, sottolineano gli scienziati, non è chiaro perché le persone affette da diabete di tipo 2 sono a maggior rischio. Tuttavia, aggiungono, vi è un legame consolidato tra una classe di farmaci per il diabete conosciuti come i tiazolodinedioni (TZD) e aumento del rischio di fratture, un effetto legato al fatto che questi medicinali potrebbero ridurre la formazione ossea.In questo studio, i ricercatori del Royal Veterinary College hanno esaminato un gruppo di farmaci chiamati agonisti di GLP-1R, che sono sempre più utilizzati al posto dei TZD per trattare il diabete di tipo 2.

Gli scienziati hanno 'arruolato' topi femmina di 12 settimane di età a cui hanno rimosso le ovaie per indurre la perdita di massa ossea. Hanno poi somministrato loro liraglutide o exenatide, entrambi agonisti di GLP-1R, per un periodo di quattro settimane. I ricercatori hanno scoperto che il liraglutide ha aumentato significativamente la massa ossea dei topi, oltre a migliorare la struttura ossea e la connettività. Poiché sempre più pazienti sono trattati con questi farmaci, è essenziale capire il loro effetto sulla salute delle ossa. "Il nostro lavoro può far luce su come GLP-1 colpisce la massa e la struttura ossea", secondo il ricercatore principale Chantal Chenu. "Questo ci aiuterà a capire come possiamo prevenire e curare le fratture ossee, soprattutto per i pazienti diabetici anziani, più fragili perché hanno già perso la massa ossea con l'età". Il gruppo si concentrerà prossimamente sullo studio degli effetti degli agonisti di GLP-1 sulle ossa dei diabetici e dei loro meccanismi di azione scheletrici.

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