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Medicina: studio italiano rivela, con tiroide 'in tilt' cambia la grafia

09 aprile 2014 | 12.38
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Milano, 9 apr. (Adnkronos Salute) - Mostrami come scrivi e ti dirò se la tiroide è in salute. E' lo scenario che si apre grazie a uno studio dei ricercatori dell'università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, che hanno dimostrato come la grafia di una persona possa essere influenzata anche dal funzionamento della ghiandola a forma di papillon situata alla base del collo. Gli scienziati hanno scoperto che uno squilibrio degli ormoni tiroidei provoca dei cambiamenti nel modo di scrivere del paziente, e in particolare che l'ipertiroidismo (eccesso di ormoni tiroidei nel sangue) rende la grafia "più nervosa e spigolosa".

Il risultato è frutto di uno studio clinico supervisionato da Alfredo Pontecorvi, direttore dell'Unità operativa di endocrinologia Cattolica-Gemelli, e coordinato da Giampaolo Papi e Salvatore Maria Corsello, in collaborazione con Lazslo Hegedus, presidente della Società danese di endocrinologia, e con l'avvocato Cristina Botti, perito grafologo e segretaria dell'Associazione grafologica italiana. I dati, presentati in anteprima al convegno nazionale dell'Istituto superiore di grafologia, sono stati pubblicati sulla rivista 'Thyroid', organo ufficiale dell'American Thyroid Association.

"La scoperta è importante non solo in ambito medico, potendo contribuire a fare diagnosi di malattia tiroidea - sottolineano gli esperti - ma anche in ambito legale". Infatti "tali variazioni della scrittura - evidenzia Pontecorvi - possono avere forti implicazioni in ambito peritale e nel diritto civile. Basti pensare, ad esempio, a un paziente che faccia testamento olografo mentre è in condizioni di ipertiroidismo: il documento testamentario potrebbe essere impugnato adducendo che si tratti di un falso, quando invece le variazioni di grafia sono riconducibili all'eccesso di ormoni tiroidei". (segue)

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