cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 13:07
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Farmaci: maxi studio italiano su cura per bimbi con paralisi cerebrale (2)

19 febbraio 2014 | 16.16
LETTURA: 3 minuti

(Adnkronos Salute) - La terapia a infusione programmata, sottolineano gli esperti del Buzzi, riesce a "ridurre nettamente la spasticità muscolare" e a migliorare i movimenti dei bambini. "Su 107 pazienti con complicanze, il 60,7%, presentava problemi d'infezione legati al catetere - evidenzia Motta - Tuttavia, nel corso dei 14 anni siamo riusciti ad abbassare drasticamente il rischio d'infezione e grazie all'impianto di un dispositivo innovativo per struttura e materiali da settembre 2011 la percentuale è scesa quasi allo 0%". Negli anni è migliorata anche la tecnica di impianto ed è stato possibile ridurre l'incidenza delle complicanze infettive.

"Si tratta di una terapia costo efficace per il sistema sanitario - fa notare Motta - E' stato infatti dimostrato che si genera un risparmio, calcolato per i primi due anni rispetto alla sola terapia medica standard, pari a circa 28 mila euro". Per il 50-60% dei pazienti le cause della paralisi cerebrale infantile sono pre-natali o peri natali, come nascita prematura (specie prima della 32esima settimana di gestazione), distacco della placenta, gravidanze multiple, ipossia, insufficienza polmonare. Le cause post-natali sono invece il 5%, quelle sconosciute il 35%. "La diagnosi di paralisi cerebrale infantile coinvolge interamente la famiglia del piccolo paziente, che, inizialmente, non è preparata a una situazione così complessa - osserva Motta - Oltre alla spasticità, infatti, questi bambini possono presentare disabilità motoria, disturbi del cammino e della coordinazione del movimento e disturbi cognitivi, come difficoltà di linguaggio".

La prima terapia, continua, "è la riabilitazione, che inizia già nei primi mesi di vita. A questa si associa il trattamento farmacologico che in Italia può essere erogato solo in pochi ospedali. Nel nostro centro abbiamo sviluppato una tecnica d'impianto che ha permesso una riduzione della percentuale d'infezione pari al 3,6%, contro il 20,1% della metodica tradizionale usata nell'adulto". Sono "oltre 20 mila" le famiglie che in Italia convivono con un paziente con paralisi cerebrale infantile, ricorda Monica Freti, presidente dell'Associazione italiana delle famiglie con bambini con Pci, che punta a "favorire l'accesso a una terapia efficace e sicura come l'Itb, perché l'impiego dell'innovazione non può essere negato o ritardato".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza