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Medicina: centro Alzheimer Pisa, con 'training' pazienti migliorano dell'80%

19 marzo 2014 | 14.50
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Roma, 19 mar. (Adnkronos Salute) - Cercare di scoprire se un intervento di 'training' cognitivo e fisico, che alterna un po' di sport leggero a esercizi per la mente, possa essere efficace nel rallentare la demenza. E' l'obiettivo del progetto 'Train the Brain' ('Allena il cervello') guidato dal neurofisiologo Lamberto Maffei, presidente dell'Accademia dei Lincei, che ha creato a Pisa il primo centro mondiale di prevenzione dell'Alzheimer. "Siamo stati dei pionieri, due anni fa, a partire con questa idea, che ora viene testata anche in altri Paesi". Ma in Italia sono stati raggiunti già i primi risultati concreti: 60 pazienti trattati per 7 mesi e un miglioramento a livello cognitivo "in media dell'80%, con punte del 100%". Si registra anche una riduzione della perdita di materia cerebrale dovuta all'invecchiamento.

"Questa è una ricerca scientifica a tutti gli effetti - fa notare l'esperto all'Adnkronos Salute - siamo partiti due anni fa, ma per la preparazione molto prima. Abbiamo ottenuto quattro milioni di euro di finanziamento dalla Fondazione Cassa di risparmio di Pisa, che ha stretto una collaborazione con l'Istituto del Cnr della cittadina toscana e con le cliniche universitarie di cardiologia e neurologia. Il personale, che opera in una tensostruttura adiacente alla Cardiologia, è formato da medici, dottorandi, tecnici, psicologi, trainer che si occupano degli esercizi fisici".

Ma ecco come funziona nella pratica 'Train the Brain': "Prima di tutto - racconta Maffei - vengono selezionati i pazienti: non trattiamo persone che hanno già l'Alzheimer, perchè a oggi sono incurabili, inutile illudersi. Arruoliamo dunque pazienti che cominciano ad avere disturbi cognitivi, e che al 60-70% si destinati a evolvere nella malattia. Ce li segnalano i medici di base, poi vengono sottoposti alle analisi (risonanza magnetica funzionale, esami del sangue), che vengono fatte prima, durante e dopo il percorso. Per ogni paziente la durata del progetto è 7 mesi e creiamo gruppi piccoli, di 10 persone, perchè vanno seguiti molto da vicino. In tutto abbiamo analizzato finora 1.000 potenziali soggetti e ne sono stati selezionati circa 106: circa uno su 10, dunque, risulta idoneo al nostro progetto". (segue)

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