Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - "Si stanno effettuando studi sulla capacità di rigenerazione cellulare uditiva attraverso l'utilizzo di iniezioni nel timpano di farmaci come il cortisone. Lavori effettuati negli scorsi anni su modello animale (topi, che hanno un apparato uditivo simile a quello umano) hanno dimostrato che è possibile ottenere una rigenerazione anatomica, ma purtroppo ancora non funzionale". A parlarne è Roberto Filipo, professore ordinario di Otorinonolaringoiatria presso il Dipartimento Organi di senso della Sapienza Università di Roma, presidente del convegno 'Le nuove indicazioni dell'impianto cocleare', oggi alla Sapienza università di Roma.
"Oggi gli impianti cocleari sono la soluzione a portata di mano - precisa Filipo - ma per quanto riguarda le nuove frontiere della ricerca" si studia questa opportunità. "Pare che iniettare cortisone nell'orecchio - spiega - funzioni sia come antinfiammatorio, ma che il medicinale abbia anche un'azione in fase di apoptosi (la 'morte' delle cellule): innesta una sorta di 'sistema di allarme' che segnala l'imminente deperimento e stimola la cellula a riprendersi. Le iniezioni attraverso il timpano di cortisone, nel futuro, potrebbero arrivare a ricreare l'architettura interna dell'apparato uditivo e far recuperare l'udito perso, ma si tratta di qualcosa ancora in fase di studio".
