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Ricerca: scoperto gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3 (2)

22 maggio 2014 | 12.23
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(Adnkronos Salute) - In 48 madri di bimbi di 7 mesi (età media 30 anni) e in 46 donne senza figli (età media 24 anni) sono state osservate le reazioni emotive di fronte a immagini di volti di bambini che esprimevano sofferenza o bisogno di aiuto. E' stato così evidenziato un tempo di latenza più rapido, circa 100 millisecondi in meno, nella risposta cerebrale di empatia delle donne (madri o senza figli) portatrici di una particolare variante genetica.

In particolare, è emerso che il genotipo 'GG' della variante genetica 'rs53576 Oxtr', presente in circa un terzo della popolazione generale (maschi e femmine), era più efficace nell'accendere la corteccia orbito-frontale responsabile dell'attaccamento parentale. Una simile risposta empatica alla sofferenza infantile è stata osservata nel gruppo delle mamme, rispetto alle donne senza figli. Al contrario, essere genitori o meno, e possedere o meno il genotipo GG non modificava la reazione cerebrale alla vista di volti di persone adulte. E' la dimostrazione di un effetto specifico della variante genetica di fronte al volto dei piccoli.

"Da tempo - commenta Proverbio - si cercava di comprendere la relazione tra l'istinto di protezione dei piccoli e livelli di ossitocina cerebrale. Ora è chiaro che gli effetti dell'ossitocina cerebrale dipendono in parte dalla presenza di varianti genetiche (presenti nella popolazione in almeno 3 tipologie AA, AG, GG) del gene Oxtr, che codifica il recettore di questo neuro-ormone. Anche in chi non è genitore è possibile che la presenza dell'allele GG di questo gene renda più funzionale l'ormone dell'attaccamento, simulando quindi l'amore materno nel cervello di persone senza figli, che sono dunque in principio più empatiche e protettive verso i piccoli, nei confronti di chi possiede le altre tipologie genetiche".

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