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Sanita': Anmvi, tutelare strutture veterinarie da criminalita'

06 giugno 2014 | 16.05
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Roma, 6 giu (Adnkronos Salute) - Tutelare le strutture veterinarie, anche quelle private, dalla criminalità. E' la richiesta alle diverse autorità competenti del presidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), Marco Melosi, dopo "il grave episodio di violenza criminale" che settimane fa ha distrutto, incendiandolo, un ambulatorio veterinario della Capitale e per il quale quattro pregiudicati sono stati arrestati nei giorni scorsi. Un episodio che provoca, sottolinea Melosi, "indignazione morale e civile. E un profondo senso di avvilimento per le offese e i rischi sopportati dalle strutture veterinarie private".

"Non chiediamo solo - prosegue Melosi - di fare presto luce sui moventi e sugli eventuali mandanti del gravissimo e ignobile episodio romano, vogliamo anche denunciare la preoccupante vulnerabilità delle attività veterinarie. Sono esposte - spiega - a furti e vandalismi, anche in danno di pazienti animali, che non accettiamo di minimizzare né di derubricare in quanto episodi isolati. La nostra professione, come attività di pubblico interesse, ha il diritto-dovere di esercitare potendo contare su contesti territoriali tutelati, nella legalità e giustizia". Queste le richieste dell'Associazione alle autorità competenti: 1) Al Viminale e all'Osservatorio istituito presso il ministero della Salute sulle intimidazioni ai veterinari in servizio pubblico, Anmvi rinnova la richiesta di far rientrare anche i medici veterinari privati fra coloro che - qualora vittime di intimidazioni e violenze - possano beneficiare degli indennizzi previsti dall'apposito Fondo vittime;

2) Al ministero della Giustizia, Anmvi chiede che sia considerato 'aggravante' l'aver attentato e/o interrotto lo svolgimento di attività sanitaria autorizzata, presidi di prevenzione, cura e soccorso territoriale, il cui regolare esercizio rappresenta un presidio sanitario irrinunciabile per il territorio; 3) All'Anci (Associazione dei Comuni italiani), Anmvi chiede di monitorare il fenomeno, verificando il grado di rischio e di esposizione alla criminalità sul territorio e di valutare forme di tutela in particolare per quelle strutture che prestano attività di cura con reperibilità e servizio notturni. 4) Al sindaco di Roma, Anmvi chiede di farsi deciso interprete di un'Amministrazione a 'tolleranza zero' verso la criminalità.

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