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Tumori: Mandelli, leucemia fa sempre meno paura, 8 su 10 guariscono

17 giugno 2014 | 14.39
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Roma, 17 giu. (Adnkronos Salute) - Le leucemie fanno sempre meno paura. "In 10 anni abbiamo fatto molti passi avanti. Oggi in alcune forme, 8 bambini su 10 guariscono grazie alle nuove terapie e la nostra speranza è di arrivare presto al 95% delle guarigioni. E in un futuro non lontano a fare in modo che una diagnosi del genere possa essere considerata alla stregua di una broncopolmonite". A dirlo è l'ematologo Franco Mandelli, presidente dell'Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Ail), che ha presentato oggi a Roma la giornata dedicata a queste malattie, in programma il 21 giugno, che quest'anno sarà incentrata sull'ultimo decennio che ha cambiato completamente le prospettive della malattia, e sulle speranze dei prossimi 10 anni, che promettono ancora progressi di cura.

Le 82 sezioni di Ail sul territorio nazionale, per tutto il mese di giugno, organizzeranno incontri e iniziative (l'elenco è online su www.ail.it), mentre è in viaggio la barca a vela del progetto 'Sognando Itaca', che approderà a Taranto il 20 giugno. "Quando una persona viene colpita da una di queste malattie - spiega Mandelli - è fondamentale non perdere la speranza, perché le possibilità che arrivi un farmaco o una terapia più efficace ci sono. Oggi celebriamo un decennio entusiasmante, nel quale siamo riusciti a portare avanti la frontiera della ricerca e la cura delle malattie del sangue, rendendo possibile la guarigione per molti pazienti, una lunga sopravvivenza per molti altri e una buona qualità di vita quasi per tutti". Il presidente dell'Ail, però, invita anche a guardare anche avanti. "Le conoscenze acquisite grazie alla leucemia mieloide cronica rappresentano il modello e un bagaglio formidabile per nuove e più avanzate ricerche, sempre più orientate alla caratterizzazione molecolare delle malattie e quindi allo sviluppo di nuovi farmaci mirati".

In questo decennio, infatti, "sono migliorate sopravvivenza e qualità di vita di tutte le forme tumorali del sangue: ma quello della leucemia mieloide cronica resta ancora oggi il caso più eclatante", afferma Giuliana Alimena, docente di Ematologia al Dipartimento di Biotecnologie ed Ematologia dell'Università Sapienza di Roma. "Fino ad alcuni anni fa, l'evoluzione di questa forma in leucemia acuta con prognosi altamente infausta era pressoché ineluttabile, tranne che per un gruppo limitato di pazienti candidati a ricevere il trapianto di midollo osseo. Oggi la sopravvivenza dei pazienti è sovrapponibile a quella della popolazione generale", conclude. (segue)

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