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Medicina: fegato come un firewall sul pc, filtra minacce batteri intestino

14 luglio 2014 | 14.27
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Medicina: fegato come un firewall sul pc, filtra minacce batteri intestino

(Adnkronos Salute) - E' una sorta di firewall che filtra le minacce per l'organismo che arrivano dai batteri intestinali. A mettere in luce questo ruolo del fegato è uno studio clinico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - Policlinico A. Gemelli di Roma, condotto in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Berna in Svizzera. Insomma, il fegato fa anche da firewall contro le minacce alla salute da batteri provenienti dall’intestino che hanno trovato una via di fuga nel circolo sanguigno. Come il sistema di sicurezza di un computer, il fegato filtra le possibili minacce e le blocca prima che finiscano in circolo nei vasi sanguigni.

La scoperta, descritta su 'Science Translational Medicine', si deve ad uno studio clinico dell’epatologo Luca Miele, dirigente medico presso il Complesso Integrato Columbus, del gruppo di ricerca guidato da Antonio Grieco, responsabile dell’Ambulatorio di Malattie del fegato del Policlinico Gemelli, nell’ambito di una ricerca condotta in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Berna diretti dalla Maria Balmer e da Andrew J. Macpherson. Gli esperti hanno anche visto che quando il fegato è danneggiato da malattie (ad esempio da steatosi non alcolica, ovvero ‘fegato grasso', o da cirrosi), il sistema di sbarramento si guasta ed è per questo che i pazienti con malattia epatica sono più fragili e più a rischio di infezioni sistemiche dall’esito anche fatale (sepsi).

Il nostro intestino è colonizzato da miliardi di batteri, moltissimi dei quali ci aiutano nella digestione degli alimenti e combattono contro i batteri cattivi prevenendo le infezioni. Se i microrganismi cattivi superano la difesa di quelli buoni e della parete dell’intestino finiscono nel sangue. Il sangue che proviene dall’intestino raggiunge il fegato che rappresenta la seconda difesa contro l’aggressione dei batteri che hanno superato la barriera intestinale. Ebbene, studiando sia topolini con malattia epatica, sia esseri umani con problemi al fegato, gli scienziati si sono accorti che questo organo quando è in salute agisce da filtro ed impedisce che batteri eventualmente 'evasi' dal lume intestinale vadano a far danni. Gli esperti hanno visto che il fegato presidia le vie di fuga dei batteri intestinali attraverso una fitta rete vascolare e sguinzaglia i cosiddetti 'macrofagi', cellule che uccidono e ingoiano il nemico.

Il fegato, quindi, filtra i microbi che penetrano accidentalmente nel sangue. Osservando campioni di plasma prelevati da pazienti con problemi epatici, spiega Miele, “abbiamo visto che i soggetti con steatoepatite non alcolica hanno una maggiore esposizione ai batteri che provengono dall’intestino rispetto ai soggetti di controllo senza”. “La dimostrazione di un mutualismo tra l’organismo umano e il microbiota intestinale è una acquisizione importante della moderna medicina – conclude Grieco - Il fegato svolge un ruolo centrale nella regolazione dell’equilibrio del mutualismo attraverso l’eliminazione diretta" delle minacce, "o facilitando la risposta immune. I risultati di questo lavoro dimostrano come anche patologie epatiche, a volte ritenute ‘benigne’, possano indebolire la capacità di difenderci”.

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