(Adnkronos Salute) - Nato con il braccio sinistro lungo solo fino a sotto il gomito, 9 anni di età. Aidan Robinson ha sempre indossato una normale protesi per potersi muovere e agire come un bimbo normale. Era però una 'mano artificiale' di plastica e inamovibile, come quella di una bambola, per allenare il cervello a sviluppare le capacità motorie ugualmente su entrambi i lati. Così, da giovanissimo 'ingegnere', Aidan ha progettato lui stesso con l'aiuto di alcuni esperti, una mano con estremità in Lego, con varie curiose funzionalità, come la possibilità di stringere un telecomando per videogioco. Essenziale all'età del suo progettatore.
La scienza delle protesi è progredita notevolmente negli ultimi anni - ricorda 'The Atlantic' - ma la tecnologia più sofisticata non è ancora largamente disponibile per i bambini. Braccia e mani con le dita che articolano o che possono fare movimenti complessi come girare un polso e contemporaneamente aprire una mano, spesso non vengono prodotte in taglie 'mini'. Soprattutto perché il ragionamento che si fa è simile a quello che riguarda abitini e scarpe: perché spendere tanto (circa 5.000 euro) per uno strumento che fra un anno potrebbe diventare troppo piccolo?
A luglio scorso, Aidan Robinson ha partecipato al 'Superhero Cyborg Camp', un laboratorio di una settimana per bambini privi di arti superiori. Al campo, lui e altri 9 studenti hanno imparato i rudimenti della progettazione e della prototipizzazione, e li hanno usati per mettere a punto un nuovo braccio con veri 'superpoteri'. Nel caso di Aidan, una mano con estremità 'a mattoncini', che è stata poi resa indossabile con l'aiuto di esperti della KidMob.
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