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80 anni di vitamina C 'made in Italy', la scoperta contesa che valse un Nobel

20 novembre 2014 | 13.48
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Nella foto, il premio Nobel per la Medicina Albert Szent-Györgyi
Nella foto, il premio Nobel per la Medicina Albert Szent-Györgyi

(Adnkronos Salute) - La scoperta, più di 80 anni fa, della vitamina C valse nel 1937 un premio Nobel per la Medicina all'ungherese Albert Szent-Györgyi, ma rimane famosa per essere ancora avvolta da un 'giallo'. Tra gli anni '20 e '30 la competizione tra gruppi scienziati per capire perché alcuni alimenti, soprattutto frutta e verdura, erano in grado di evitare ai marinai lo scorbuto (malattia che devastava gli equipaggi impegnati in lunghe traversate) diventa sempre più serrata. A sfidarsi sono Szent-Györgyi e l'americano Charles Glenn King. Il primo viene battuto sul tempo da King nell'isolare e cristallizzare la sostanza antiscorbuto, denominata acido ascorbico. Ma nel 1937 fu Albert Szent-Gyorgyi a ricevere il Premio Nobel per le sue scoperte sui processi biologici di combustione, con particolare riguardo alla vitamina C. Una beffa per King, rimasto all'asciutto.

Domani si festeggiano gli 80 anni della vitamina C effervescente 'made in Italy', il Cebion della Bracco. Un'altra tappa fondamentale nella storia di questa sostanza. "Il nome vitamina C del composto antiscorbuto risale al 1921 - spiega all'Adnkronos Salute Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri' di Milano - ma in realtà la vitamina, sotto le spoglie di estratto di succo di limone, era stata identificata già da James Lind, chirurgo della Marina Reale britannica, a meta del '700".

"Lind - prosegue l'esperto - aveva dimostrato che i marinai che mangiavano anche frutta e verdura non si ammalavano di scorbuto. Ma lo scienziato non sapeva che questo effetto era dovuto alla vitamina C".

"L'importanza della scoperta dei meccanismi alla base della vitamina C è stata determinante - prosegue Garattini - per capire come un'alimentazione variata, ricca di frutta e verdura, fosse fondamentale per l'organimo. Oggi non esiste più questo tipo di problema, almeno nei Paesi occidentali, basta infatti mangiare in maniera equilibrata per avere il giusto apporto di vitamina C. Certo, in alcune situazioni di profonda debilitazione, come durante una malattia, questa sostanza è ancora utile". La vitamina C è determinante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene nell'organismo. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C.

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