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La replica di medici e dentisti, fenomeno evasione è sempre meno diffuso

05 gennaio 2015 | 18.30
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Gianfranco Prada, presidente dell'Associazione dentisti italiani: "I cittadini fanno benissimo a segnalarlo. I metodi di pagamento sono sempre più tracciabili, il bancomat è ormai obbligatorio ed è difficile che i pazienti si presentino in studio con i contanti". Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: "I cittadini segnalino casi a Ordine"

La replica di medici e dentisti, fenomeno evasione è sempre meno diffuso

Medici e dentisti al top nell'elenco delle somme evase al Fisco in base alle segnalazioni dei cittadini? "La statistica è cosa diversa da un dato osservazionale, che io dunque non generalizzerei. Ma invito anche i cittadini a rivolgersi all'Ordine dei medici con segnalazioni documentate: si farà la nostra parte, perché l'evasione fiscale, oltre a tutto il resto, è un comportamento che non si addice al medico o al dentista dal punto di vista deontologico". Così Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, commenta quanto emerso dall'analisi delle segnalazioni online dei cittadini contro l'evasione fiscale su evasori.info.

I dati mostrano che in cima alla lista, in base alle somme evase, ci sarebbero proprio medici e dentisti, con 12.542.961 euro. "Non generalizzerei la cosa, ma ribadisco l'invito ai cittadini di rivolgersi all'Ordine con segnalazioni documentate: faremo la nostra parte", conclude Bianco.

Sulla questione è intervenuto anche Gianfranco Prada, presidente dell'Andi (Associazione dentisti italiani): ""I cittadini fanno benissimo a segnalarlo. Ma si tratta - ha spiegato - di un fenomeno sempre più in regressione. I metodi di pagamento sono sempre più tracciabili, il bancomat è ormai obbligatorio ed è difficile che i pazienti si presentino in studio con i contanti".

Nell'attuale situazione di crisi, prosegue Prada, "non è nemmeno più nell'interesse del dentista fare prestazioni in nero". L'Andi, comunque, "è sempre stata in prima linea per la legalità e collaboriamo con l'Agenzia delle entrate per migliorare e rendere più congrui gli studi di settore".

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