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Sesso: ritocco intimo per lui, chirurgia soft all'Umberto I Roma

17 febbraio 2015 | 18.28
LETTURA: 4 minuti

Un centinaio di interventi minivasivi l'anno al Centro di Chirurgia genitale per aumentare lunghezza e diametro e correggere curvatura dell'organo maschile

Sesso: ritocco intimo per lui, chirurgia soft all'Umberto I Roma

Le dimensioni intime possono diventare un'ossessione per molti uomini. "A volte però esiste un problema reale. E' il caso del centinaio di pazienti che ogni anno si presentano al nostro Centro per ricorrere alla chirurgia. La buona notizia è che ora gli interventi di allungamento, ingradimento o correzione della curvatura dell'organo maschile sono diventati mininvasivi". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giovanni Alei, responsabile del Centro di chirurgia genitale del Dipartimento di chirurgia 'Pietro Valdoni' del Policlinico Umberto I di Roma.

Tra 'sindrome dello spogliatoio' e problemi reali, la differenza si misura in centimetri. Talvolta i medici possono tranquillizzare i giovanissimi, magari insicuri, altre volte è necessario un intervento di falloplastica. Anche perché dimensioni sotto la media o curvature estreme possono rendere difficile o impossibile il rapporto sessuale. "I pazienti, da 3 anni a questa parte, da noi sono operati in anestesia locale e dimessi il giorno stesso dell'intervento, contro gli almeno 3 giorni di ricovero necessari fino a qualche anno fa. A tutto vantaggio di chi si opera, ma anche delle casse del Ssn".

Anche nel caso delle protesi peniene, "oggi assolutamente invisibili, siamo in grado di firmare le dimissioni o il giorno stesso o la mattina successiva all'intervento. In questo caso abbiamo a disposizione grazie alla ricerca dei meccanismi idraulici perfetti, invisibili e senza cicatrici, che consentono all'uomo di diventare attivo in 10 secondi, di mantenere l'erezione per un periodo di tempo illimitato e in pochi secondi di tornare allo stato di riposo", assicura Alei.

Uomini meno timidi, ma spesso a prenotare la visita è la compagna

Ma quali sono i problemi sessuali maschili che trattano i m"Il 50% dei pazienti viene per disfunzione erettile di varia natura, il 30% per tumori dell'apparato genitale e il 20% per patologie prostatiche infiammatorie o tumorali. Spesso poi, a prenotare la visita oggi è la moglie o la compagna". edici del Centro di chirurgia genitale dell'Umberto I? Rispetto a qualche decennio fa comunque, segnala l'esperto, gli uomini sembrano diventati meno timidi.

"Grazie all'era dei farmaci orali per la disfunzione erettile, alla pubblicità, al passaparola e alle informazioni della stampa scientifica - osserva Alei - sono state vinte molte resistenze. Gli uomini, di fronte a un problema di erezione o infertilità, oggi aspettano meno per chiedere aiuto. Ma la riservatezza in questo campo resta importante ed è trasversale: penso ai giovani che magari non hanno mai fatto una visita di questo tipo e tendono a rinviarla, ma anche ai meno giovani che comunque non si sentono a loro agio".

"Così c'è chi tenta con il 'fai da te', e ci confessa di aver provato i farmaci per l'erezione senza una diagnosi e una ricetta del medico. Ovviamente senza risultati. Si tratta, per fortuna, di una netta minoranza, anche perché - conclude l'esperto - tutti i medicinali hanno effetti collaterali e non bisogna assumerli senza il controllo e l'indicazione del medico".

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