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Sanità: al Gemelli fiocco azzurro in sala ibrida per interventi cardiovascolari

14 luglio 2015 | 12.33
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Sala Ibrida Policlinico Gemelli
Sala Ibrida Policlinico Gemelli

Ha poco più di una settimana e sta benissimo il piccolo Luigi (2,200 kg di peso alla nascita) venuto alla luce giovedì 2 luglio nella sala ibrida del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma. Un bimbo da primato dato che la mamma, una donna di 42 anni con stenosi mitralica severa, è stata seguita con osservazione intensiva e prolungata nel reparto di patologia ostetrica del Gemelli. La particolarità di questa nascita è che per la prima volta nel Policlinico il taglio cesareo necessario per far venire al mondo Luigi è stato eseguito direttamente nella sala ibrida per interventi cardiovascolari.

La situazione clinica della paziente avrebbe potuto richiedere un intervento al cuore durante le procedure chirurgiche per il parto. La neo mamma - dimessa venerdì insieme al figlio - e il bambino "stanno bene, dopo un costante e attento monitoraggio nei giorni del ricovero, come queste particolari condizioni richiedono", rilevano i sanitari. Tutta la procedura è frutto della collaborazione dei medici del Gruppo Guch del Gemelli (Grown Ups with Congenital Heart Disease), un team multidisciplinare costituito da cardiologi, cardiochirurghi, clinici, elettrofisiologi, ginecologi, psicologi che si occupa di diagnosi, follow-up e trattamento delle cardiopatie congenite nel paziente adulto.

"L’evento che abbiamo vissuto - testimonia Antonio Lanzone, direttore dell’Unità operativa complessa di patologia ostetrica del Gemelli, che ha eseguito il taglio cesareo - documenta ancora una volta la capacità del nostro Policlinico di strutturare modalità interdisciplinari complesse, grazie ad un lavoro in continua sinergia fra noi medici e insieme agli operatori sanitari con i quali collaboriamo quotidianamente". "Le patologie congenite cardiache che arrivano all’età adulta sono sempre più numerose", spiega Massimo Massetti, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia. "Le cure offerte dal team multidisciplinare assicurano infatti una buona qualità della vita. In questo senso - conclude - la nascita del piccolo Luigi è oggi un esempio significativo di come la medicina cardiovascolare abbia fatto enormi progressi".

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