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Ricerca: più bravi in matematica grazie ai livelli di un ormone materno

26 agosto 2015 | 09.37
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Ma anche la paura dei quadretti si trasmette

Ricerca: più bravi in matematica grazie ai livelli di un ormone materno

Più o meno abili a far di conto per merito o per 'colpa' della mamma. I figli di donne che, durante la gravidanza, presentano bassi livelli di ormone tiroideo sono il 60% più inclini a prendere brutti voti nei test di aritmetica a scuola, rispetto ai coetanei nati da mamme con livelli normali dell'ormone. Insomma, gli ormoni materni hanno un ruolo cruciale nell'abilità matematica dei figli. E' quanto emerge da uno studio olandese pubblicato sull''European Journal of Endocrinology'.

Gli scienziati avevano già scoperto che livelli relativamente bassi dell'ormone tiroideo tiroxina nelle donne in gravidanza erano legati a un ridotto sviluppo cognitivo dei bambini. Ma finora non era chiaro in che modo questo si riflettesse sulle performance scolastiche.

Il team di Martijn Finken del VU University Medical Center ha studiato 1.196 bambini sani, seguendoli dalla nascita a 5 anni. A 12 settimane di gravidanza il gruppo di studiosi ha registrato i livelli di tiroxina materni, mentre in seguito i ricercatori hanno esaminato i risultati dei test di linguaggio e capacità matematiche fatti a scuola.

La ricerca mostra che i bambini le cui mamme presentavano bassi livelli dell'ormone tiroxina alla fine del primo trimestre di gravidanza erano almeno due volte più inclini ad avere risultati al di sotto della media nei test aritmetici, rispetto ai coetanei.

Quando i ricercatori hanno tenuto conto dello status socio-economico familiare e dello stato di salute alla nascita, il rischio è sceso un po': i bambini avevano il 60% in più di probabilità di incappare in un punteggio basso. Nessun problema, invece, per i test sul linguaggio.

"Resta da vedere - afferma Finken - se questi problemi persistono nell'età adulta. E' possibile che questi bambini beneficino di integratori ormonali per aiutare il loro sviluppo mentale in utero - suggerisce - Un simile trattamento però è stato tentato in passato, ma non aveva migliorato le abilità cognitive".

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