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Sanità: in Ue 'cuori malati' costano 196 mld l'anno, 10mila morti al giorno

29 agosto 2015 | 12.25
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(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

'Cuori malati' che, oltre a minare la salute dei cittadini, costano anche caro all'economia europea. Ogni anno le malattie cardiovascolari causano infatti oltre 4 milioni di morti in tutto il vecchio continente, e oltre 1,9 milioni solo nell'Unione europea. Circa 10.000 ogni giorno. Si tratta rispettivamente del 47% e del 40% di tutti i decessi. Tutto questo crea una spesa totale per l'economia dell'Ue di 196 miliardi di dollari l'anno, il 54% per costi sanitari, il 24% per perdita di produttività e il 22% per l'assistenza indiretta.

Se ne parla in occasione del più importante meeting scientifico di settore, il congresso annuale della European Society of Cardiology (Esc), al via oggi a Londra: cinque giorni di sessioni su 150 diversi argomenti legati alla salute di cuore e arterie, 30.000 partecipanti da 140 Paesi, 11.000 abstract presentati.

Stili di vita corretti e modificazione dei fattori di rischio riducono la morbilità e la mortalità cardiovascolare, segnalano gli esperti di Esc. E c'è una considerevole variazione tra diversi Paesi europei nelle abitudini dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda il fumo: in Ungheria è tabagista il 30% della popolazione, in Italia (che viene presa come modello, in questo caso), 'solo' il 15%. Sta di fatto che i disturbi a cuore e arterie sono ancora oggi la principale causa di morte per le donne in tutti i Paesi europei e per gli uomini in tutti i Paesi, tranne 6. Le cardiopatie congenite da sole rappresentano la principale causa di morte prima dei 65 anni in Europa.

La mortalità è comunque in calo in molti Paesi europei, anche se, segnala l'Esc, l'abitudine al fumo rimane un problema di salute pubblica, soprattutto fra le donne, e fra le giovani. Per quanto riguarda gli altri fattori che influenzano la salute del cuore: dal punto di vista dell'alimentazione, il consumo di frutta e verdura è in aumento, anche se quello di grassi rimane stabile, avvertono gli studiosi.

In diminuzione invece l'abitudine a fare sport, con l'inattività fisica che è più comune fra le donne che fra gli uomini. Infine, i livelli di obesità in Europa sono alti sia fra gli adulti che fra i bambini, anche se i tassi sono molto variabili da Paese a Paese. Anche il diabete preoccupa, con una prevalenza alta e in rapida crescita negli ultimi 10 anni, anche del 50% in molti Paesi del vecchio continente.

L'Esc, in occasione del congresso, lancia infine la campagna 'Environment & the Heart' per sottolineare l'importanza di un ambiente sano per prevenire le malattie cardiovascolari e dell'importanza del ruolo negativo giocato dallo smog nella salute di cuore e arterie, tanto che gli esperti, si fa notare, oggi consigliano a chi è malato di non uscire durante le ore di maggior traffico nelle città.

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