Seicentomila italiani 'fibrillano': un disturbo del battito del cuore che diventa irregolare e facilita la formazione di trombi nel cuore. Molti di questi non lo sanno e rischiano di essere colpiti da un ictus cerebrale. La fibrillazione atriale moltiplica per 5 questo rischio. Per contribuire a migliorare la consapevolezza sull’esistenza di questa aritmia e sollecitare le persone di ogni età a imparare a tastarsi il polso l'Associazione lotta alla Trombosi e alle malattie Cardiovascolari (Alt) presenta, i n occasione della Giornata nazionale della fibrillazione atriale in programma sabato 3 ottobre, il video-cartoon e poster 'Senti il tuo cuore e salva il tuo cervello', perché riconoscere la fibrillazione atriale vuol dire evitare l’ictus cerebrale.
I medici hanno oggi a disposizione metodi efficaci per fare diagnosi e per curare: il paziente ha a disposizione l’informazione e la possibilità di riconoscere la fibrillazione semplicemente mettendo due dita sul polso. "Se il cuore batte in modo irregolare, sarà un elettrocardiogramma a confermare oppure no la diagnosi - chiariscono gli esperti - Sentire il battito del cuore sul polso: un gesto a prova di bambino che può salvare la vita a tanti".
"Quando il cuore fibrilla - sottolinea la dottoressa Lidia Rota Vender, presidente dell'Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie Cardiovascolari - il sangue scorre più lentamente e si formano trombi che diventano emboli e arrivano al cervello, provocando ictus cerebrale. La fibrillazione può essere subdola e non dare sintomi: molti ne soffrono ma non lo sanno, e rischiano la vita e la qualità della vita".
"E' indispensabile che tutti sappiano come trovare il battito del cuore sul polso e imparino a riconoscere quando è regolare oppure no, sapendo quando rivolgersi al medico curante. E’ - conclude Rota - diritto di tutti conoscere i sintomi fondamentali che salvano la vita, il cuore il cervello, questa è la missione che si è data Alt".