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Vegetariani per colpa di una zecca diffusa anche in Italia

24 ottobre 2015 | 15.02
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Vegetariani per colpa di una zecca diffusa anche in Italia

Diventare 'vegetariani' dopo il morso di un insetto. Un'eventualità che può apparire bizzarra ma che è ormai possibile anche nel nostro Paese. La responsabile si chiama Lone Star (Amblyomma americanum) ed è una zecca in grado di attivare gli anticorpi alpha-gal, una molecola di zucchero, composta da due molecole di galattosio unite tra loro, che a loro volta possono scatenare una nuova forma di l'allergia legata alla carne di manzo, maiale o agnello. Dal Congresso nazionale Aaito – Associazione allergologi immunologi territoriali ospedalieri –, in chiusura oggi a Bergamo, arriva la conferma che questa nuova forma di allergia è presente anche in Italia.

Lo studio scientifico 'High prevalence of sIgE to Galactose –a1,3-galactose in rural pre Alps area: a cross sectional study' appena pubblicato su Clinical Experimental Allergy, dal gruppo di allergologi dell'azienda ospedaliera Santa Maria Degli Angeli di Pordenone, dopo aver descritto i primi casi, ha studiato l’intera popolazione di Tremonti in Friuli Venezia Giulia, confermando un’alta percentuale di positività IgE anti-alpha-Gal, pari al 24,7%.

"L’allergia ad alpha-gal, è un nuovo modello di reazione allergia – dichiara Danilo Villalta, responsabile della struttura complessa Allergologia e immunologia clinica di Santa Maria Degli Angeli – Non si tratta di una reazione allergica classica ad un alimento, ma di un percorso più complicato, dovuto in pratica ad una zecca. Il suo morso inietta uno zucchero, l’alpha-gal, nella pelle della persona stimolando il sistema immunitario a produrre una gran quantità di anticorpi immunoglobuline E, gli anticorpi responsabili delle reazioni allergiche. Poche settimane più tardi, quando i segni delle puntura di zecca sono scomparsi, la persona mangia carne rossa".

"Per due o tre ore - dice l'allergologo Villalta - non accade nulla. Poi, compare orticaria, spesso seguita da gonfiore sul viso, forte calo della pressione sanguigna e, nei casi più gravi, anafilassi. Dato che il soggetto è stato sensibilizzato all’alpha-gal dal morso di zecca, il corpo reagisce in maniera esagerata all’alpha-Gal della carne con una risposta allergica. Il nostro gruppo – continua – oltre ad aver recentemente descritto i primi casi in Italia, ha studiato, un intero paese in Friuli, dove le zecche sono endemiche".

"La ricerca ha dimostrato che la presenza di questi anticorpi presenti nella popolazione è molto elevata ed arriva quasi fino al 30% dei casi. Questo significa che in alcune zone, soprattutto quelle montuose o rurali dell’Italia dove le zecche sono endemiche, ci sono buone possibilità di trovarci di fronte a questa nuova forma di allergia. Data la particolare orografia dell’Italia – conclude Villalta – è molto probabile che in futuro l’allergia ad alpha-gal sarà diagnosticata in modo consistente".

La buona notizia è che, generalmente, l’allergia all’alpha-gal viene superata con il tempo (8 mesi – 3 anni), se non si viene ripunti da una zecca. Per coloro che rimangono allergici, invece, non rimane che una dieta vegetariana con la 'magra' consolazione che essa risulta essere salutare e che, secondo alcuni studi, evitando la carne rossa, si possono scongiurare tumori, malattie cardiache, diabete di tipo II e persino la cataratta.

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