E' morto per una crisi respiratoria il terzo paziente sottoposto in Francia all'impianto del cuore artificiale . Ma la protesi cardiaca in sperimentazione non avrebbe nulla a che fare con il decesso, avvenuto venerdì scorso e legato a un'insufficienza renale cronica. "Le analisi effettuate non hanno mostrato implicazioni" del cuore meccanico, ha spiegato in un comunicato l'azienda Carmat, che produce l'organo artificiale messo a punto dal cardiochirurgo, Alain Carpentier.
Il paziente deceduto, 74 anni, era tornato a casa dall'ospedale a fine agosto, dopo aver ricevuto la protesi cardiaca l'8 aprile, nel quadro della sperimentazione dell'impianto. L'uomo soffriva di diverse patologie gravi, oltre all''insufficienza renale. L'azienda Carmat ha annunciato che, in ogni caso, lo studio di fattibilità proseguirà anche se non ha precisato quando altri pazienti riceveranno la protesi.