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Lo studio

Vuoi 'cancellare' il tuo ex? Ora si può

13 maggio 2016 | 09.51
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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In 'Se mi lasci ti cancello', film del 2004 di Michel Gondry, Kate Winslet e Jim Carrey erano una coppia che dopo una relazione travolgente finiva per lasciarsi. Lei, decisa a cancellare ogni ricordo legato alla storia d'amore, chiedeva aiuto a una clinica specializzata nella cancellazione dei ricordi dalla mente di una persona, pronta a rimuovere ogni traccia del suo ex.

Uno scenario simile, oggi, potrebbe diventare reale. O quasi. Gli scienziati potrebbero presto essere in grado di spazzare via dalla mente i ricordi più struggenti. Come scrive il 'Daily Mail', facendo degli esperimenti sui topi, alcuni ricercatori della Stony Brook University di New York hanno trovato un modo per manipolare i neuroni nel cervello per rafforzare o cancellare ricordi particolari.

Usando un modello basato sulla paura nei topi, i ricercatori hanno manipolato l'acetilcolina, un neurotrasmettitore nel cervello che agisce come un meccanismo di segnalazione coinvolto nella memoria. Questo neurotrasmettitore è collegato all'amigdala dai neuroni colinergici, che risiedono nella base del cervello e che servirebbero a rafforzare i ricordi legati alle emozioni quando viene aumentato nell'amigdala.

Durante lo studio, i ricercatori si sono accorti che aumentando il rilascio dell'acetilcolina nell'amigdala, la memoria sembrava migliorare, mentre riducendola durante un'esperienza traumatica, il ricordo poteva essere cancellato. "I ricordi di esperienze emotivamente cariche sono particolarmente forti, sia che si tratti di esperienze positive sia negative - afferma Lorna Role, capo del dipartimento di neurobiologia e comportamento dell'istituto di neuroscienze dello Stony Brook Medicine - l'obiettivo della nostra ricerca è determinare i meccanismi che sono alla base del rafforzamento della memoria".

"Questa scoperta - sottolinea Role - è stata particolarmente sorprendente, dato che abbiamo eliminato la paura dai topi manipolando i circuiti di acetilcolina nel cervello". La particolarità di questi studi, inoltre, è che potrebbero portare allo sviluppo di nuovi metodi per migliorare i ricordi di persone affette da demenza o addirittura invertire il disturbo da stress post-traumatico. "L'obiettivo a lungo termine della nostra ricerca - conclude Role - è trovare modi alternativi alla somministrazione di farmaci per aumentare o diminuire la forza di ricordi specifici come quelli buoni, e diminuire quelli cattivi".

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