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Salute

Il sesso debole è l'uomo

13 marzo 2018 | 16.02
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Ingrossamento della prostata, con 3 milioni di italiani colpiti, disfunzione erettile, con altri 3 milioni, eiaculazione precoce (4 milioni), calcolosi (2 milioni), tumori (1,2 milioni), malattie infettive e infiammatorie (1 milione). Una somma che si avvicina ai 13 milioni di uomini con un problema di salute maschile, il cui totale è mitigato solo dal fatto che alcune di queste patologie sono concomitanti, e fanno abbassare il numero a 10 milioni. Parte da questi numeri da record il convegno ‘Prevenzione Alpha’, in corso a Roma, in cui viene lanciata la prima campagna nazionale per la salute maschile, promossa dalla Società Italiana di Urologia in collaborazione e con il patrocinio del ministero della Salute.

L’obiettivo è raggiungere le tre principali fasce d’età di popolazione (16-25, 25-45, over 45) con un messaggio forte e chiaro: la prevenzione è fondamentale in tutte le fasi della vita dell’uomo. Dal primo al terzo tempo della vita, la lunga partita della salute maschile passa per il fischietto di un arbitro che può correre al fianco di ogni uomo dall’adolescenza alla vecchiaia e controllare ogni fase di gioco. Perché come già avviene per le donne, che nel ginecologo hanno un riferimento costante della propria salute, anche gli uomini possono contare su un alleato per la vita: l’urologo di fiducia. E bisogna pensarci presto perché la salute non aspetta.

"L'urologo è lo specialista della salute maschile - spiega Vincenzo Mirone, urologo e responsabile della comunicazione della Siu - e la prima visita deve avvenire già in adolescenza. È un cambiamento di mentalità necessario. Le famiglie devono comprendere che ogni età ha le sue problematiche e l'urologo è in grado di accompagnare il paziente nel percorso di cura adeguato, se necessario, o di tranquillizzarlo. Il nostro obiettivo, con ‘Prevenzione Alpha’, è di far conoscere a tutti quanto conta la prevenzione e quanto sia fondamentale abbattere i tabù che ancora aleggiano sulla salute sessuale del maschio".

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha auspicato che "si arrivi al 5% del Fondo sanitario da riservare alla prevenzione, e che siano investimenti fatti in modo armonioso, tenendo conto delle specificità di ogni territorio, ma con una visione generale dell'andamento epidemiologico del Paese. Ogni euro investito in prevenzione consente di risparmiarne 10 in trattamenti e cure. Abbiamo puntato molto sugli stili di vita - ricorda - per la prevenzione primaria, per accrescere la percezione del rischio e l'attenzione al comportamento, che poi ci aiuta nella prevenzione". Nel particolare, si è puntato anche alla salute riproduttiva, "con un Quaderno compilato da un gruppo di esperti multidisciplinari. Ed è emerso molto forte il tema della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, con il fatto che gli uomini hanno culturalmente un approccio molto diverso dalle donne che vanno dal ginecologo fin da prima mestruazione. Gli uomini tendono a sfuggire dai medici e quando escono dall'età pediatrica rischiano di non avere più un rapporto con uno specialista per molti anni".

Gli esperti dettano dunque le regole di base per la prevenzione delle principali malattie maschili.

Eccole: 1. Evita di fumare; se fumi, smetti: oltre al tumore del polmone e a quello delle vie respiratorie, il fumo è strettamente correlato al tumore della vescica che è il terzo tumore per frequenza nel maschio.

2. Se vedi sangue nelle urine rivolgiti a uno specialista: Le cause di ematuria vanno sempre indagate.

3. Controllati palpando i testicoli: il tumore del testicolo ha un’incidenza molto elevata tra i 15 e i 35 anni.

4. Vaccinati e fai vaccinare per il Papilloma virus: Il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus Hpv e fino al 50% si infetta con un tipo oncogeno.

5. Usa il preservativo contro le malattie sessualmente trasmesse.

6. Bevi adeguatamente, circa 1,5/2 litri d’acqua al giorno, per ridurre il rischio della formazione di calcoli urinari.

7. Mangia sano: una corretta dieta riduce il rischio di calcoli delle vie urinarie, prostatiti e sintomi del basso tratto urinario, deficit erettile.

8. Fai attività fisica: alcuni studi hanno dimostrato che persone obese hanno maggior rischio di formare calcoli renali, oltre a forme più aggressive di tumore prostatico.

9. Controlla pressione e glicemia: diabete e ipertensione sono fra le maggiori cause di insufficienza renale.

10. Ricorda che il deficit erettile non è una patologia, ma quasi sempre un campanello di allarme di altre patologie, più spesso cardiovascolari.

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