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Scimpanzé e bambole voodoo, ecco gli IgNobel 2018

14 settembre 2018 | 15.55
LETTURA: 6 minuti

(Afp)
(Afp)

Paura della colonscopia? Fatevela da soli. Calcoli renali? Un giro sulle montagne russe è il modo migliore per rimuoverli. Gli impiegati vessati dai capi possono invece provare con le bambole voodoo per ritrovare l'armonia. Per non parlare delle superfici sporche e difficili da pulire: la saliva è il miglior detersivo. Possono sembrare teorie strampalate, ma sono tutte provate dalla scienza. E per la loro dote comune - quella di far ridere, prima che riflettere - queste ricerche, condotte davvero nei laboratori di diverse parti del mondo e pubblicate, si sono aggiudicate gli IgNobel Prize 2018, in pratica gli 'anti-Nobel', assegnati dalla rivista scientifica umoristica 'Annals of Improbable Research'. Premi molto ambiti nella comunità scientifica.

I 10 vincitori di quest'anno sono stati svelati nel corso di una cerimonia che si è tenuta stanotte negli States, nel Sanders Theatre dell'università di Harvard (Cambridge, Massachusetts). Pittoresca anche questa, come le ricerche premiate: il 'dress code' impone abiti rigorosamente colorati (gli organizzatori suggeriscono che è la notte giusta per tirare fuori dall'armadio "vecchi abiti da sposa, uniformi, armature" e quanto di più strano sia nascosto nei propri guardaroba); per il pubblico il consiglio è di "portare tanta carta per farci aeroplanini da lanciare".

I vincitori hanno ritirato fisicamente il riconoscimento, con tanto di stretta di mano di 7 veri premi Nobel e possibilità di tenere un discorso di 60 secondi. Come da tradizione, in termini economici l'IgNobel porta nelle tasche del vincitore 10 trilioni di dollari. Dollari sì, ma dello Zimbabwe, pochi cent tradotti in valuta Usa.

Tornando agli scienziati protagonisti quest'anno, sono l'urologo Marc Mitchell e il professore David Wartinger (Michigan State University), ad aggiudicarsi il prestigioso IgNobel per la medicina, per aver testato il metodo più divertente del mondo per rimuovere i calcoli renali: le montagne russe. Galeotto il viaggio di un paziente di Wartinger al Walt Disney World in Florida. E' stato proprio il suo racconto a ispirare lo scienziato: sembra che dopo un primo giro sulla Big Thunder Mountain avesse sentito qualcosa spostarsi.

Per capire se si fosse trattato di una coincidenza, il paziente ha deciso di affrontarne parecchi altri e si è così liberato di un calcolo dietro l'altro. Per verificare l'efficacia del metodo, Wartinger ha costruito un modello in silicone del sistema renale del suo paziente, compresi i calcoli renali artificiali, e lo ha portato con sé in numerose giostre, scoprendo che la Big Thunder Mountain funziona meglio delle più spaventose Space Mountain o Rock'n' Roller Coaster.

Akira Horiuchi, IgNobel 2018 per l'Educazione medica, spiega alla 'Bbc' di "aver inserito un endoscopio" nel suo colon "per uno scopo serio". Il premio se l'è aggiudicato per aver ideato una tecnica di autocolonscopia. Il senso di tutto questo? Lo scienziato giapponese spera che possa servire a superare la paura che molte persone provano per questo esame. "Il numero di morti per tumore del colon-retto sta aumentando - osserva il coraggioso ricercatore - L'obiettivo di questo studio è rendere la colonscopia più facile e confortevole" e salvare così vite umane.

Sono gli scimpanzé che imitano gli umani visitatori degli zoo o viceversa? Hanno risposto a questa domanda cruciale Tomas Persson, Gabriela-Alina Sauciuc e Elainie Madsen, con un team internazionale di scienziati, vincendo l'IgNobel per l'antropologia (fra le nazionalità citate sulla pagina degli Ignobel figura anche l'Italia). 'Profumo di moscerino' è la ricerca fregiata del premio per la Biologia: il team svedese che l'ha condotta ha dimostrato che gli esperti di vino possono identificare in modo affidabile, con l'olfatto, la presenza di una mosca in un bicchiere. Il 'super potere' dei sommelier. L'IgNobel per la Chimica è andato invece al gruppo portoghese che ha dimostrato (su antichi monumenti) i poteri detergenti della saliva. Ottima per le superfici sporche, specialmente per le fragili aree dipinte e per le foglie d'oro.

Cosa c'è di meglio di una bambola voodoo per alleviare i sentimenti negativi quando sul lavoro si ha a che fare con un capo prepotente? Nulla, come ha dimostrato una squadra di scienziati da Canada, Cina, Singapore e Usa, che si porta a casa il premio per l'Economia. Gli esperti però avvertono: alla lunga è meglio affrontare il problema. La cerimonia di quest'anno dimostra inoltre che si può vincere l'IgNobel per la Letteratura con i manuali di istruzioni. Che però - come ha dimostrato la ricerca firmata da studiosi di Australia, El Salvador e Uk - nessuno legge. Titolo dell'indagine vincitrice del riconoscimento: 'La vita è troppo breve per Rtfm', la documentazione che accompagna i prodotti e ne descrive le caratteristiche e le modalità d'uso.

Essere cannibali non conviene, stabilisce la ricerca che si è aggiudicata l'IgNobel 2018 per la Nutrizione. Autore lo scienziato britannico James Cole (in collaborazione colleghi di Tanzania e Zimbabwe), che ha tenuto a precisare come le abitudini alimentari finite sotto la sua lente fossero quelle di uomini del passato, non di oggi. La sua conclusione è che l'introito calorico di una dieta a base di carne umana è significativamente più basso di quello che si avrebbe da altre carni. Quindi non ne vale la pena.

Un altro team intercontinentale (Usa, Giappone, Arabia Saudita, Egitto, India e Bangladesh) vince il premio per la Medicina riproduttiva, con i francobolli che permettono di verificare la funzionalità dell'organo sessuale maschile (lo studio era un monitoraggio delle erezioni notturne). Un riconoscimento che arriva a distanza di ben 38 anni dalla pubblicazione della ricerca per gli autori John Barry, Bruce Blank e Michel Boileau.

Ultimo, ma non per importanza, l'IgNobel per la Pace, assegnato a un gruppo di ricercatori spagnoli e colombiani per aver affrontato un tema scottante e molto 'sentito' nelle strade cittadine a ogni latitudine: le imprecazioni al volante. Gli autori - nello studio dal titolo 'Urla e improperi durante la guida: frequenza, ragioni, rischio percepito e punizione' - hanno esplorato tutti i segreti degli attacchi di rabbia che colgono gli automobilisti, uomini e donne, in una babele di lingue, misurandone la frequenza e indagando sulle motivazioni e sugli effetti. La soluzione indicata dal team sta nel tentare di ridurre lo stress sulle strade. Un'impresa, ammettono, paragonabile a quella necessaria per ridurre un conflitto in Medio Oriente.

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