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Passali: "In 50% casi bimbo russa per ostruzione tonsille"

22 marzo 2019 | 19.35
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(Fotogramma)
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Notti difficili e particolarmente rumorose anche per i più piccoli. "Nel 50% dei casi il russamento è dovuto a un'ostruzione tonsillare: tonsille ipertrofiche, che possono essere all'origine anche di apnee notturne. In questi casi bisogna disostruire". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Desiderio Passali, direttore della Clinica di Otorinolarigoiatria dell'Università di Siena e past president della Federazione mondiale di otorinolaringoiatria, responsabile scientifico del congresso 'From Child to Adult', in programma domenica a Roma al Circolo ufficiali dell'Aeronautica militare (viale dell'Università, 20).

"Il russamento - sottolinea l'esperto - è un problema che nasce dall'infanzia, e non deve essere sottovalutato. Qualche decennio fa le tonsille si toglievano soprattutto a causa di fattori infettivi. Oggi questo intervento si esegue un po' meno, ma se esiste un'ostruzione meccanica importante, che produce un sonno alterato, apnee notturne e altri problemi, allora occorre aiutare il bimbo a respirare bene".

A svelare il grado di ipertrofia tonsillare è la polisonnografia. "Il consiglio al pediatra - continua Passali - è quello di collaborare con lo specialista, senza sottovalutare il ruolo della mamma, che conosce meglio di tutti il suo bambino. L'origine del russamento e delle Osas (apnee ostruttive del sonno) è multifattoriale, e può essere collegata anche a malformazioni della mandibola, al palato ogivale. Problematiche che, talvolta, possono richiedere l'intervento dell'ortodontista", conclude Passali.

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