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Super-stampante 3D riproduce corpo umano in 2 ore

18 ottobre 2019 | 08.48
LETTURA: 4 minuti

Stampante 3D in azione/Northwestern University
Stampante 3D in azione/Northwestern University

di Margherita Lopes

Sviluppata dai ricercatori della Northwestern University una nuova, futuristica stampante 3D, così grande e così veloce da poter stampare un oggetto delle dimensioni di un essere umano adulto in un paio d'ore. Battezzata Harp (High-area rapid printing), la nuova tecnologia consente una produttività da record, e secondo i ricercatori potrà accelerare i successi della medicina personalizzata, grazie anche alla stampa di 'pezzi di ricambio' del corpo umano perfettamente su misura. Il prototipo, si legge su 'Science' è alto quasi 4 metri e può stampare circa mezzo metro in un'ora. Inoltre è in grado di produrre sia parti singole grandi, che più pezzi di ridotte dimensioni contemporaneamente.

Secondo Chad A. Mirkin della Northwestern, che ha guidato lo sviluppo del prodotto, Harp sarà disponibile in commercio nei prossimi 18 mesi e promette di rivoluzionare la produzione di oggetti tridimensionali su misura. La super stampante, spiegano gli ideatori, potrà essere usata per scopi medici: riprodurre ossa, vertebre e altre parti del corpo umano, per mettere a punto device e dispositivi sanitari, ma anche per stampare pezzi di aerei e parti di costruzioni.

"Questa nuova stampante - commenta all'Adnkronos Salute Giuseppe Novelli, genetista dell'Università di Roma Tor Vergata - incrementa e migliora quanto già si poteva fare in medicina con il bioprinting, che ci offre già oggi valvole cardiache in 3D".

"Grazie a questa tecnologia sarà possibile ottenere organi semplici per i trapianti: penso ad esempio alla vescica. Attraverso l'imaging - dice Novelli - possiamo conoscere le dimensioni esatte della vescica di un paziente, e la stampante 3D sarà in grado di produrne una 'tagliata su misura' per lui".

Sembra fantascienza, "ma è una delle scommesse della ricerca: esistono già aziende, tra cui la Organovo di San Diego, che sviluppano tessuti umani tridimensionali funzionali per la ricerca medica e le applicazioni terapeutiche. Pensiamo anche a mini-organi biologici per testare farmaci innovativi: grazie alle stampanti 3D si possono riprodurre versioni semplificate ma tridimensionali di organi umani, per vedere come agiscono davvero i medicinali sperimentali. Questo ridurrà, e di molto - scommette il genetista - i tempi della sperimentazione farmaceutica. Inoltre con questo tipo di dispositivi migliorerà la produzione di parti di ossa e cartilagine 'su misura'".

Insomma, si tratta di un filone di ricerca "che dalla fantascienza entrerà sempre di più nella vita quotidiana delle persone, grazie a dispositivi medici innovativi destinati a cambiare la qualità e l'approccio alle cure". Con un'ottica sempre più 'su misura'.

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