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#ioscelgo, al via campagna social sul Papillomavirus

30 ottobre 2019 | 09.39
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In Italia 5 mila tumori Hpv-correlati ogni anno, si sottovaluta l'impatto dell'infezione nei maschi

#ioscelgo, al via campagna social sul Papillomavirus

Ogni anno in Italia si registrano quasi 5 mila casi di tumori Hpv-correlati, attribuiti cioè a infezioni croniche collegate a ceppi oncogeni del Papillomavirus umano (Hpv). Numeri che aumentano il livello di attenzione sulle patologie da Hpv, spesso percepite come un pericolo esclusivamente femminile associato al cancro della cervice uterina, mentre si continua a sottovalutare l'incidenza che il virus può avere anche tra i maschi, con malattie come il tumore anale o i condilomi genitali.

Nasce da queste osservazioni la campagna social 'Il Papillomavirus non sceglie, tu sì', in corso di approvazione al ministero della Salute, che con l'hashtag #ioscelgo lancerà un vero e proprio manifesto: "Un invito a genitori di figli adolescenti e a giovani donne ad agire con consapevolezza per il proprio futuro e quello dei loro figli". Perché se "l'Hpv non sceglie le proprie vittime, tutti possono scegliere di prevenirlo attraverso la vaccinazione". L'iniziativa, presentata oggi a Milano, è promossa da Msd Italia. Viaggerà su Instagram, Facebook e YouTube, e su un portale aggiornato - www.ioscelgo.it - dove poter approfondire online tutte le informazioni sulle patologie e le opportunità di prevenzione.

Una mobilitazione che adotta i linguaggi della comunicazione digitale per veicolare una verità scientifica: "Esistono oltre 200 tipi differenti di Hpv, 13 dei quali vengono classificati come tipi ad alto rischio - ricordano gli esperti - che possono causare il tumore della cervice uterina nelle donne e altri tumori Hpv-associati (ano, vagina, vulva, pene, cavità orale, faringe, laringe e condilomi genitali) anche nel maschio, categoria spesso percepita non a rischio di contrazione del virus".

"I numerosi Papillomavirus costituiscono una minaccia per tutta la popolazione fin da quando inizia l'attività sessuale - sottolinea Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene all'università di Genova - Disponiamo di molteplici evidenze scientifiche che indicano come la giovane età e il numero dei partner sessuali rappresentino una condizione di rischio per contrarre l'infezione. Da tali evidenze consegue la strategia di prevenzione attraverso la vaccinazione che ha come target primario gli adolescenti di entrambi i sessi al dodicesimo anno di età. L'attuale Piano nazionale di prevenzione vaccinale raccomanda inoltre l'offerta della vaccinazione anti-Hpv a una coorte supplementare di adolescenti di sesso femminile".

"Considerate le modalità di trasmissione - precisa lo specialista - è intuitivo come una strategia multi-coorte favorisca una più rapida riduzione della circolazione del virus nella popolazione, consentendo di raggiungere l'obiettivo finale di riduzione del numero di lesioni pre-cancerose e, nel lungo termine, dei tumori dell'utero e dell'area ano-genitale".

"L'infezione da Hpv è estremamente comune a livello mondiale, sia negli uomini che nelle donne, ed è la più frequente infezione sessualmente trasmessa - afferma Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia - Come donna, madre e moglie sento da sempre la responsabilità della prevenzione per me e i miei familiari, e mi informo costantemente presso fonti attendibili: nella mia vita professionale cerco di applicare lo stesso principio, verso i pazienti e la popolazione che serviamo con i nostri prodotti, perché la vita, la vita in buona salute, non è mai abbastanza. Per questo sentiamo la necessità di impegnarci nella diffusione di un messaggio importante: si può scegliere di prevenire l'insorgenza di pericolose patologie regalando a noi stessi e ai nostri figli un futuro libero dalla malattia, perché oggi più che mai il controllo del Papillomavirus e dei cancri ad esso correlati è alla nostra portata".

"Abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio e le modalità dei social network, che sono ormai parte del nostro quotidiano - conclude Luppi - per offrire a un pubblico più ampio una varietà di strumenti e informazioni che potranno aiutare a compiere, con consapevolezza, un vero gesto d'amore: la protezione delle persone che più amiamo".

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