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Sanita': Consulcesi, cause medici specializzandi valgono 5-6 mld

01 aprile 2014 | 14.25
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Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Potrebbero pesare sulle casse dello Stato come un un paio di finanziare, sono i contenziosi tra medici specializzandi e lo Stato per gli anni 1982-1991 e 1993-2005 in cui l'Italia, non adeguandosi alle direttive Ue, ha dato ai giovani medici una retribuzione inferiore a quella che gli spettava per la formazione teorica e pratica. "Un vicenda che potenzialmente riguarda circa 210 mila medici, 130 mila per gli anni '82-91 e 80 mila per il periodo '92-'06. Se tutti dovessero aprire un contenzioso legale, ad oggi l'hanno fatto in 60 mila e di questi 10 mila hanno vinto con sentenza passata in giudicato, lo Stato dovrebbe sborsare circa 5-6mld di euro". A fotografare la situazione è Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, a margine della presentazione oggi in Senato del disegno di legge per l'accordo transattivo dei rimborsi dei medici specilizzandi negli anni 1993 al 2005.

"Mentre questo disegno di legge - aggiunge Tortorella - se fosse approvato potrebbe far risparmiare allo Stato circa un terzo (33%) dei 5-6 mld totali che potrebbero chiedere gli ex specializzandi che ne hanno diritto, se aprissero tutti un contenzioso".

La Consulcesi (Associazione italiana per la tutela e la difesa dei diritti dei professionisti della sanità) dopo anni di battaglie legali è riuscita a garantire "oltre 327 mln di euro di rimborsi a migliaia di medici in tutta Italia. Solo negli ultimi 6 mesi - evidenzia l'associazione - sono stati consegnati 23 mln di euro di rimborsi relativi alla sentenza numero 2286/2012 della Corte d'Appello di Roma". Secondo Tortorella "il disegno di legge presentato oggi, insieme a quello illustrato lo scorso luglio per gli specializzandi '82-'91, possa risolvere finalmente una situazione che vede l'Italia fanalino di cosa nel garantire i diritti dei lavoratori, evitando al Paese - conclude - un rischio di esborso di diversi miliardi di euro".

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