Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Un disegno di legge che potrebbe risolvere definitivamente il contenzioso tra medici specializzandi e lo Stato. L'obiettivo del ddl presentato oggi al Senato, primi firmatari i senatori Luigi D'Ambrosio Lettieri, Andrea Augello e Piero Aiello, e' il riconoscimento della rivalutazione periodica della borsa di studio, delle coperture previdenziali, assicurative e delle differenze contributive, come previsto dalle direttive Ue.
Nel testo del ddl, 'Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005', e' previsto un indennizzo forfettario di 13 mila euro per ciascun anno di durata legale della scuola di specializzazione universitaria in medicina ai medici che avranno aderito ad una causa di rimborso per il riconoscimento di quanto dovuto, come sancito dalle norme Ue.
"Il ddl vuole porre rimedio alle disparita' di trattamento tra generazioni di medici specializzandi in passato e i colleghi piu' giovani - afferma Marco Tortorella, legale di Consulcesi (l'associazione italiana per la tutela e la difesa dei diritti dei professionisti della sanita') - Un situazione che si e' venuta a creare a causa del ritardo con cui lo Stato si e' adeguato alle direttive Ue. Oggi gli specializzandi prendono una retribuzione di circa 25-35mila euro all'anno e sono inquadrati con un contratto specifico introdotto nel 1999 ma poi subito sospeso. Cosi' e' stato fino al 2006, ovvero lo Stato fino a quella data non ha recepito quanto stabilito dall'Ue e gli specializzandi sono stati retribuiti con una borsa di studio di 11 mila euro senza altre garanzie previdenziali e assicurative". (segue)