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Sanita': lettera a Renzi, per salvare Ssn spending review efficace ma indolore (2)

25 marzo 2014 | 12.41
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(Adnkronos Salute) - "Caro presidente - prosegue Cartabellotta nella lettera a Renzi - per salvare la più grande conquista sociale dei cittadini italiani non servono dunque grandi riforme, ma azioni mirate e innovazioni di rottura che richiedono volontà politica, un'adeguata (ri)programmazione sanitaria basata sulle conoscenze, un management rigenerato, una rigorosa governance dei conflitti di interesse, l'impegno collaborativo di tutti i professionisti sanitari e la riduzione delle aspettative dei cittadini nei confronti di una medicina mitica e di una sanità infallibile", è la ricetta.

Gli "ambiziosi programmi" di Renzi "per il rilancio del Paese richiedono tanti soldi, che devono essere assolutamente recuperati - riconosce l'esperto - ma il piano preliminare del commissario Cottarelli non ha adeguatamente personalizzato la spending review per la sanità, dove serve una chirurgia superselettiva per eliminare oltre 20 miliardi di euro l'anno di inaccettabili sprechi che si annidano a tutti i livelli: politico, organizzativo, professionale e sociale. Inoltre, la sacrosanta e condivisa proposta di effettuare una spending review 'interna' alla sanità - prosegue - ha risvolti imprevedibili senza un’adeguata programmazione e una governance nazionale. Se è indubbio che tutte le risorse recuperate devono rimanere nel comparto sanitario, in assenza di chiari obiettivi di disinvestimento e riallocazione, la maggior parte delle Regioni non riuscirà mai nella duplice titanica impresa di tagliare gli sprechi e investire su servizi e prestazioni sottoutilizzate, oltre che effettuare i necessari investimenti strutturali", sottolinea.

"Se in questo clima di grande rinnovamento non sapremo cogliere questa opportunità, bisognerà riformulare l'articolo 32 della Costituzione, sostituendo 'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo' con 'La Repubblica contribuisce a tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo'. Perché di fronte all'Europa e al mondo intero sarebbe anacronistico continuare a sbandierare un Ssn pubblico, equo e universalistico quando oggi i fatti smentiscono l'articolo 32 e i princìpi fondamentali del Ssn", conclude la lettera.

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