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Emilia R.: Aou Modena, dopo il sisma rinasce Reparto cardiologia

07 aprile 2014 | 17.31
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Modena, 7 apr. (Adnkronos Salute) - E' stato inaugurato oggi il nuovo Reparto di Cardiologia dell'azienda ospedaliero universitaria di Modena. Ospita 28 letti destinati a degenza ordinaria (20) e funzione intensiva (8), e grazie alla collocazione a fianco dell'emodinamica - sottolinea l'Aou - migliora ulteriormente la qualità e la sicurezza dell'assistenza. Già pienamente attivi da alcuni giorni, i nuovi ambienti (oltre 1.660 metri quadrati, dei quali 430 dedicati alla funzione intensiva) si trovano al quarto piano del corpo centrale del Policlinico. Il numero complessivo dei letti torna a essere lo stesso della fase precedente al terremoto. La spesa complessiva ammonta a 125 mila euro, finanziati prevalentemente con fondi aziendali, fatti salvi gli 11 mila euro della telemetria provenienti da fondi regionali.

"Credo sia doveroso ringraziare tutto il personale che per mesi ha lavorato in condizioni non ottimali, senza mai far venir meno il servizio e ricostruendo un positivo clima di collaborazione e fiducia che ha riportato l'attività a livelli ottimali", ha affermato il direttore generale dell'Aou, Licia Petropulacos. "Obiettivo per il 2014 è quello di lavorare al meglio in un'ottica d'integrazione all'interno del dipartimento interaziendale di patologie dell'apparato cardiovascolare".

Durante la cerimonia è stato tracciato un bilancio dell'attività svolta nel 2013 dai professionisti del Policlinico modenese. I numeri, a partire dai pazienti trattati (dai 1.157 del 2012 si è arrivati ai 1.300 del 2013), confermano la piena ripresa dell'attività di assistenza durante l'ultimo anno da poco conclusosi, e questo nonostante le condizioni operative molto difficili, evidenzia l'Aou. Le coronografie, in particolare, sono state 930, il 14% in più rispetto al 2012. Sempre nell'ambito dell'attività del laboratorio di emodinamica, si registra anche un incremento delle angioplastiche coronariche (dalle 433 del 2012 alle 544 del 2013, con un +21%). Stessa tendenza per le angioplastiche primarie, in crescita del 16%.

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