(Adnkronos Salute) - Certo, il problema esiste se "ancora sul sito del ministero della Salute - dice D'Amico - viene pubblicata la 'vecchia' legge 40, quella non modificata dalle numerose sentenze. E per questo molti medici meno informati, ad esempio, ancora oggi dubitano che sia legale fare la diagnosi preimpianto. E' comunque evidente che con questa decisione non si è creato alcun vuoto normativo, ma si è superato anzi quello che creava una discriminazione per le coppie sterili nel loro percorso genitoriale. Il nostro ordinamento tutela la maternità e la nascita fornendo supporto a tutte le coppie. La decisione della Corte ristabilisce una equità fra coppie e soprattutto elimina un mercato degli ovociti ormai diffuso e in aumento: la legge 40 parla infatti esplicitamente di divieto di mercificazione di gameti".
Inoltre, "per quanto riguarda la donazione - ha aggiunto Costantini - le normative italiane prevedono che si applichino le regole relative a organi e tessuti, quindi sotto il controllo del Centro nazionale trapianti". In più, con l'apertura all'eterologa, il registro dell'Iss sulla Pma finalmente "terrà conto anche dei bambini nati con questa tecnica, che finora sfuggivano alle statistiche ufficiali, utili anche per il controllo dello stato di salute delle coppie".
Ora, dicono le associazioni, "spetta alle società scientifiche, con il supporto delle associazioni di cittadini e pazienti, predisporre un sistema appropriato per la donazione dei gameti da proporre al ministero della Salute. Noi lotteremo affinché il sistema sia pubblico, anche per garantire i cittadini da qualsiasi tentazione mercificatoria".
