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Grasso, Ricerca non è un costo ma un valore da sostenere

15 aprile 2014 | 12.15
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Grasso, Ricerca non è un costo ma un valore da sostenere

(Adnkronos Salute) - "I ricercatori sono una ricchezza straordinaria del nostro Paese e vanno sostenuti, incentivati e messi in condizione di lavorare con dignità e serenità, perché la ricerca è un lavoro che si fa prima di tutto per passione". Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso nel suo intervento al seminario 'Le applicazioni delle cellule staminali in medicina rigenerativa', nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani."Chi fa ricerca -ha aggiunto Grasso- ha il senso, più di ogni altro, dell'appartenenza alla comunità, ad una squadra che lavora per il raggiungimento di un comune risultato. E questo straordinario sentimento di appartenenza è un elemento che non va trascurato, ma sostenuto. La ricerca ha dal canto suo la responsabilità della conoscenza, gli scienziati hanno la responsabilità di scrivere le linee guida di un progresso che custodisce anche il futuro delle prossime generazioni". "A noi istituzioni -ha sottolineato Grasso- non resta che l'obbligo di tutelare questa straordinaria risorsa affinché non venga dispersa in altri Paesi. La tutela della dignità dell’uomo e il diritto alla salute non possono non tener conto delle nuove acquisizioni scientifiche. La ricerca scientifica non è un costo ma un valore, un fattore di crescita che punta su conoscenza e intelligenza, coniugando la tradizione culturale e scientifica con la produzione industriale. Un modo etico di investire e di far crescere il Paese". "Bisogna incentivare lo sviluppo di una cultura scientifica altamente innovativa per rendere competitivo il nostro sistema, destinando specifiche risorse alla ricerca e assicurando trasparenza e adeguatezza nell'attribuzione e nell'uso delle stesse", ha proseguito il presidente del Senato."Non dobbiamo avere paura -ha sottolineato Grasso- di affrontare argomenti controversi ma centrali per la ricerca e per lo sviluppo di nuove e più efficaci strumenti di cura e di prevenzione. Per farlo in modo serio e costruttivo è fondamentale aprire i luoghi della legislazione ai saperi più importanti del mondo culturale, scientifico e sociale prima che il Parlamento sia chiamato a deliberare". Deve essere priorità della politica avvicinare la comunità scientifica all'esercizio del potere pubblico per costruire insieme le politiche del futuro, perché le scelte che prendiamo oggi avranno ripercussioni sul nostro futuro come medici, ricercatori, pazienti, cittadini", ha concluso Grasso.

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