Roma, 16 apr. (Adnkronos Salute) - I sindacati regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dicono "no a decisioni precostituite, accorpamenti e chiusure" nel Lazio "senza un confronto urgente sul personale". Le segreterie regionali "non riescono a comprendere il metodo utilizzato dalla Regione Lazio in occasione dell'adozione dei piani operativi 2013-2015". E considerano "estremamente grave di aver dovuto apprendere dagli organi di stampa i contenuti dei piani che inevitabilmente avranno ricadute sugli operatori del Ssn". "Non si rilancia il Ssr con scelte unilaterali molto discutibili, quali la chiusura dell'Eastman, il futuro ridimensionamento del Cto e del San Filippo Neri o l'accorpamento della Asl Rm/A con la Asl Rm/E".
I sindacati ritengono inoltre "gravissimo veicolare notizie di chiusure, accorpamenti e riorganizzazione della sanità laziale che creano allarmismi fra i dipendenti senza aver attivato un confronto con le Organizzazioni Sindacali. Il necessario cambiamento ed efficientamento del sistema sanitario regionale infatti dovrà passare da un pieno coinvolgimento del personale. Auspichiamo che la Regione, prima di attuare qualsiasi decisione che avrà ricadute sul personale, attivi subito il confronto con i sindacati. Qualunque atto unilaterale sarà fermamente contrastato con tutte le iniziative previste dalla legge, ivi compresa la mobilitazione del personale".
