Roma, 16 apr. (Adnkronos Salute) - Desta "grande preoccupazione la crisi che sta vivendo il mondo dei medici: l'Italia e gli italiani spendono di tasca loro per formare i 'camici bianchi', che poi però sono costretti a emigrare all'estero per trovare lavoro. E non è una loro scelta: è il sistema che li sta cacciando". A tracciare il quadro della situazione è Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma e responsabile del Rapporto Osservasalute 2013, presentato oggi a Roma.
Nel nostro Paese "ci sono 37 mila medici precari, che però in qualche modo un contratto lo hanno, anche se non a tempo indeterminato. Poi, ogni anno, le università sfornano 8 mila nuovi laureati in medicina, per soli 3 mila posti nelle scuole di specializzazione. Sono 5 mila, dunque, quelli che non sanno cosa sarà di loro, o meglio lo sanno bene: dovranno emigrare all'estero per trovare lavoro. In Francia, in Svizzera, in Germania li stanno aspettando, con ottimi stipendi. Quindi noi spendiamo dei soldi per formarli, poi li vediamo sparire. E non credo sia una cosa molto intelligente".