(Adnkronos Salute) - Questo nuovo protocollo, che segue altre iniziative di collaborazione, punta a sviluppare i rispettivi servizi sanitari regionali. Ciò avverrà attraverso la condivisione sui temi di riordino degli assetti istituzionali, degli indirizzi sulla riorganizzazione dei servizi e di modelli sanitari innovativi; la predisposizione di percorsi formativi per i professionisti coinvolti nei processi di riorganizzazione e di governo clinico;
La condivisione di progetti di ricerca in tema di organizzazione sanitaria, governo clinico e Hta (Health Technology Assessment); il confronto dei rispettivi processi di autorizzazione, accreditamento istituzionale ed accordi contrattuali nell'ottica del miglioramento dei livelli qualitativi del sistema dei servizi; la valutazione congiunta delle ricadute sui cittadini delle politiche sanitarie nazionali e regionali; la condivisione di strumenti di valutazione degli esiti delle cure, dell'efficacia e dell'appropriatezza delle prestazioni erogate e dell'efficienza dei servizi.
Con il protocollo si individua una cabina di regìa, costituita dai due direttori generali competenti, a cui è affidata, attraverso uno specifico Piano operativo, l'individuazione delle specifiche linee progettuali, dei rispettivi responsabili e degli eventuali gruppi tecnici di supporto.