(Adnkronos Salute) - A quanto emerge, l'ipotesi di reato a carico dell'ex assessore lombardo Bresciani è concorso in turbativa d'asta in relazione a due delibere del Pirellone, del dicembre del 2011 e del maggio 2012, relative ad alcuni stanziamenti pubblici in ambito sanitario. Secondo le indagini dei pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, le due delibere avrebbero favorito, in cambio di mazzette, gli imprenditori della famiglia Lo Presti, titolari della società Hermex.
Per l'accusa era Carlo Lucchina, ex Dg della sanità lombarda anche lui indagato, ad avere i poteri esecutivi in materia e si sarebbe mosso per far inserire nelle delibere gli stanziamenti per l'acquisto dei macchinari della Hermex. Nella delibera del dicembre 2011 venne inserito uno stanziamento da 8 milioni di euro per l'ospedale di Cremona; in quella del maggio 2012 si indicò uno stanziamento da 21 milioni per l'Istituto nazionale dei tumori, secondo gli inquirenti. Delibere entrambe proposte, secondo l'accusa, dall'ex assessore Bresciani.