(Adnkronos Salute) - Dopo il richiamo del test per il paratormone da parte di Abbott, anche la società Laboraf-Diagnostica e ricerca San Raffaele "ha avviato una procedura di verifica interna" da cui è emerso che "i lotti richiamati dalla Abbott sono stati utilizzati tra la metà di gennaio 2013 e la metà di febbraio 2014 su 18 mila pazienti". E' risultato inoltre che "l'eventuale errore nei risultati provocherebbe un incremento del valore" della sostanza cercata nel sangue "non superiore al 10%, non comportando differenze nella valutazione clinica del dato di paratormone (la cui variabilità biologica è nell'ordine del 25%) e dunque tendenzialmente non richiedendo la ripetizione dell'analisi".
"Bisogna tenere presente - puntualizzano dal centro del San Raffaele di Milano - che il valore del paratormone viene valutato dal medico nel quadro di insieme con numerose altre analisi (calcio, calcio ionizzato, fosfato, vitamina D, fostatasi alcalina ossea), e non vengono prese decisioni cliniche solo sulla base di un risultato di paratormone, ma bensì all'interno di una valutazione completa del paziente. Il medico curante è comunque la persona che può fornire al paziente una migliore valutazione sulla base del quadro complessivo e, qualora lo ritenesse necessario, può prescrivere al paziente la ripetizione dell'esame".
