Mantova, 21 feb. (Adnkronos Salute) - Un'apparecchiatura di ultima generazione per eseguire trattamenti di radioterapia più mirati ed efficaci. Questo l'oggetto della donazione di Iom (Istituto oncologico mantovano) alla Struttura complessa di radioterapia dell'azienda ospedaliera Carlo Poma di Mantova, diretta da Adriano Di Marco. Si tratta di un fantoccio dosimetrico da utilizzare su uno degli acceleratori lineari in modo da permettere a quest'ultimo di realizzare trattamenti radioterapici ad alta conformazione di dose con la metodica detta Vmat (Volumetric modulated arc therapy). Lo strumento, utilizzato in collaborazione con la Struttura di fisica sanitaria diretta da Giampietro Barai, permette di eseguire trattamenti rotazionali ad arco con intensità della radiazione modulata su tutto il volume.
Questa tecnica Vmat - spiega il Poma in una nota - rispetta più di ogni altra il principio di ottimizzazione in radioterapia, com’è documentato dai numerosi casi-studio presenti in letteratura scientifica, massimizzando il controllo locale sul tessuto tumorale, con il maggiore risparmio possibile degli organi a rischio circostanti (strutture anatomiche non coinvolte dal processo tumorale, ma che comunque sono coinvolte nel trattamento radiante). La sorgente di radiazione ruota attorno al paziente e i parametri del trattamento ad arco sono definiti istante per istante attraverso un numero consistente di dati informatici di controllo.
La moltiplicazione delle informazioni in ingresso e in uscita - conclude l'Ao - richiede un'accuratezza maggiore, un'assicurazione di qualità specifica e specifici test. Il fantoccio dosimetrico donato da Iom, per un valore di circa 57 mila euro, è lo strumento più efficace attualmente disponibile a livello internazionale per definire gli esatti parametri di trattamento.
