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Medicina: scompenso cardiaco, non lo conosce la meta' di over 50

09 maggio 2014 | 18.22
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Roma, 9 mag (Adnkronos Salute) - Un problema di salute complesso, che coinvolge 600 mila italiani ma praticamente ignorato da quasi la metà degli italiani over 50 (47%), che non sa spiegare cosa sia lo scompenso cardiaco. E 1 su 10 lo confonde con l’infarto. Una mancanza di informazione preoccupante, perché secondo le stime 1 italiano su 5 svilupperà lo scompenso cardiaco dopo i 40 anni, ma meno di 1 su 3 (27%) è consapevole di questo rischio. Sono i dati di un'ampia indagine, promossa da Novartis, che ha coinvolto 11.000 persone in Europa e 1.000 in Italia, a partire dai 50 anni di età e resi noti in occasione delle Giornate dello scompenso cardiaco per richiamare l'attenzione sul problema, come hanno fatto oggi a Roma gli over 60 con il flash mob 'Cuore in salute a passo di danza', promosso dalla neo-nata Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc), con il contributo di Novartis e del Great Network Italia.

In Italia si attende un +25% di casi di scompenso cardiaco nei prossimi 20 anni. Numeri e costi in crescita se si considera che lo scompenso cardiaco è la più comune causa di ospedalizzazione per i pazienti con oltre 65 anni. Eppure, tra gli intervistati per l'indagine europea, 9 su 10 (91%) non hanno saputo riconoscere fino a tre sintomi comuni dello scompenso cardiaco e circa 1 su 5 (17%) ha dichiarato che aspetterebbe una settimana prima di rivolgersi al medico a fronte dei sintomi dello scompenso o non richiederebbe affatto il parere medico. Scarsa informazione che sommata all’invecchiamento della popolazione, alla crescente obesità e stili di vita scorretti, rischia di aggravare nei prossimi anni un problema sanitario che oggi costa nel mondo oltre 45 miliardi di dollari, mentre in Italia rappresenta la seconda voce di costo, dopo il parto, per ospedalizzazioni.

"La nascita dell’Associazione italiana scompensati cardiaci vuole essere l’inizio di un percorso collettivo di impegno contro un problema sanitario in rapida crescita, che non può più rimanere inosservato - spiega Oberdan Vitali, Presidente Aisc - Sono tante le persone che come me affrontano ogni giorno le difficoltà e i sintomi invalidanti dello scompenso cardiaco e che hanno vissuto l’esperienza traumatica di un episodio acuto. Per questo ho deciso di impegnarmi per avviare la creazione di una rete di informazione e di supporto anche in Italia, come in altri Paesi europei, per affrontare questa vera e propria epidemia con le armi dell’informazione e della prevenzione". L’esordio dell'associazione, oggi a Roma, in Galleria Alberto Sordi, dove coppie di 'over 60' hanno improvvisato tra i passanti una danza a sorpresa, per divulgare l’importanza dell’attività fisica e un corretto stile di vita contro lo scompenso cardiaco.

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