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Sanita': Giovani medici, altri 23 mln di risarcimento a ex specializzandi

26 febbraio 2014 | 19.50
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Milano, 26 feb. (Adnkronos Salute) - Altre due sentenze a favore dei medici che hanno frequentato la scuola di specializzazione nel periodo 1994/2006, che si rivolgono ai tribunali per il mancato adeguamento delle ex borse di studio ai contratti di formazione. La Corte d'appello di Roma, sezione Lavoro - comunica l'Associazione italiana giovani medici (Sigm) - ha emesso due sentenze che riconoscono a 306 medici ex specializzandi, immatricolati prima del 2007 presso l'Università di Roma La Sapienza e Roma Tor Vergata, una cifra record di 23 milioni di euro oltre interessi. La Sigm, promotrice del ricorso a livello nazionale, esprime soddisfazione e rivolge un appello al Parlamento per lavorare a una soluzione transattiva.

In particolare - spiegano i Giovani medici - la Corte ha riconosciuto il diritto dei medici alla rideterminazione triennale delle borse di studio percepite successivamente al 23 settembre 2004, parametrata all'incremento di trattamento economico previsto dal Ccnl dei medici del Ssn, oltre interessi, e ha condannato a pagare l'Università Sapienza in favore di 282 medici per la somma complessiva di circa 13 milioni di euro, e l'Università di Roma Tor Vergata in favore di 24 medici per la somma complessiva di circa 1,1 milione euro. La Corte, inoltre, ha condannato il Miur al risarcimento del danno da liquidarsi in misura pari alla differenza, per ciascuno degli anni accademici sino al 2006-2007, tra il trattamento percepito, incrementato della rideterminazione triennale, e quello dovuto in base ai Dpcm 7 marzo, 6 luglio e 2 novembre 2007, oltre interessi. Tali somme comportano in favore dei medici specializzati ricorrenti il riconoscimento dell'ulteriore somma complessiva di circa 8,9 milioni di euro.

"Vista la consistente giurisprudenza favorevole alle istanze dei ricorrenti, atteso che l'impatto sulle Casse dello Stato di tali controversie non sarà indifferente, anche in ragione della crisi economico-finanziaria che attraversa il Paese - sottolineano i Giovani medici - rivolgiamo un appello alle Istituzioni competenti al fine di esplorare la via del concordato, anche attraverso forme diverse di riconoscimento dei diritti. Rimaniamo a tal fine disponibili al confronto per individuare eventuali soluzioni in sede legislativa, consci che le sempre più limitate risorse disponibili del capitolo della formazione medico-specialistica vadano prioritariamente indirizzate ai più giovani colleghi che aspirano ad accedere alle scuole di specializzazione". (segue)

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