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Sanita' Lombardia: Ispe, inchiesta Expo conferma rischi Ssn, piu' controlli

10 maggio 2014 | 18.19
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Milano, 10 mag. (Adnkronos Salute) - "L'inchiesta sui lavori dell'Expo conferma che non deve essere abbassata la guardia sulla corruzione. Le carte processuali evidenziano le attenzioni per gli appalti della sanità lombarda; si parla di rapporti tra dirigenti, medici, politici e società partecipanti alle gare. Lo Stato e tutte le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di mettere in campo strumenti idonei a rendere efficace ed efficiente la lotta contro questo fenomeno odioso". Lo dichiara Francesco Macchia, presidente dell'Istituto per la promozione dell'etica in Sanità-Ispe, commentando gli arresti connessi alla realizzazione delle opere per l'Expo di Milano.

"La normativa in vigore deve essere rispettata con condotte fattuali e non solo formalmente - spiega Macchia in una nota - E' proprio nel mero formalismo e nelle pratiche burocratiche che si annidano i pericoli più seri. Il nostro Libro bianco sulla corruption in sanità ha chiarito a tutti quanto sia preoccupante il fenomeno di cui stiamo parlando: 5,6 miliardi di euro vengono bruciati dalla corruzione. Asl e aziende ospedaliere devono diventare protagoniste nella lotta alla corruzione e al malaffare. Se si deciderà di aggiornare le normative lo si dovrà fare prevedendo un potenziamento delle prerogative in capo agli organi di controllo. La semplificazione normativa e il rilancio etico del singolo e della società tutta sono fondamentali per il contrasto al fenomeno, ma devono essere associati a un controllo ferreo ed alla certezza dell'esecuzione delle pene".

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